L’ennesima prova di forza dell’Inter nella Supercoppa dimostra il valore del gruppo di Inzaghi: così salta l’affare dell’ultimo minuto
Una macchina perfetta, l’attuale Inter di Simone Inzaghi che punta al primo trofeo del 2024 in Arabia? Diciamo perfettibile, perché la prova di forza messa in campo contro la Lazio nella semifinale della Supercoppa è stata notevole. E così c’è chi rifiuta categoricamente un acquisto, spalancando porte diverse sul futuro.
Fin dal suo arrivo alla Pinetina, o Suning Center se preferite, il tecnico piacentino era stato chiaro. Per il suo tipo di gioco servivano almeno 20 giocatori diversi, portieri a parte, due in ogni ruolo e che fossero interscambiabili. Ormai le stagioni, tra Serie A, Champions League, coppe nazionali e altri impegno, sono infinite. Ma soprattutto infortuni e problemi muscolari sono una tassa fissa che ogni club deve pagare.
Così in due anni e mezzo ha costruito insieme a Marotta e Ausilio una macchina a sua immagine, andando a pescare ottimamente anche tra gli svincolati. La definitiva maturazione di Cahlanoglu è una dimostrazione molto chiara, così come l’esplosione sulla corsia mancina di Federico Di Marco. E anche chi entra dalla panchina, vedi Davide Frattesi, dà tutto anche in pochi minuti.
Tutto bene quindi? Sulla carta sì, ma ora comincia il vero tour de force. Il 4 febbraio a San Siro arriverà la Juventus per quello che potrebbe già essere il capitolo finale nella storia scudetto. E un paio di settimane dopo, il 20 febbraio, sempre a Milano l’andata con l’Atletico Madrid in Champions. Con il mercato aperto fino al 1° febbraio la società vigila, perché un paio di tasselli servono ancora.
La prima mossa sarà in uscita perché ora che Cesare Casadei (che forse rimarrà un rimpianto) è tornato dal Leicester al Chelsea ha liberato un posto. Sarà occupato da Stefano Sensi, che nelle rotazioni dell’allenatore non sta trovando posto.
La mediana è comunque ben fornita, mentre in avanti manca un ricambio che garantisca non solo minuti ma anche gol. Intendiamoci, quella formata da Lautaro Martinez e Marcus Thuram è una coppia perfettamente assortita e anche molto affidabile come dimostrano i numeri. Però non può tirare a mille da qui al 1° giugno, giorno della finale di Champions League a Wembley.
Ecco perché l’Inter si sta muovendo in questo ultimi giorni di calciomercato in due direzioni. La prima è provare a sistemare Alexis Sanchez e la seconda è trovare una prima punta vera. Intanto è arrivato Tajor Buchanan, che all’occorrenza può fare l’attaccante esterno e arriverà Piotr Zielinski, ormai non ci sono dubbi.
Manca un altro nome e molti indizi puntano su Mehdi Taremi. L’esperto attaccante iraniano andrà in scadenza con il Porto e molti addetti ai lavori danno l’affare come praticamente concluso. Conviene ad entrambi, anche economicamente.
Negli ultimi giorni però un fantasma si aggira sulla sponda nerazzurra di San Siro. Quello di Karim Benzema, in rottura prolungata con l’Al-Ittihad nonostante il principesco contratto da 200 milioni a stagione. Il francese, dopo 17 giorni di assenza, si è appena ripresentato agli allenamenti del suo club ma non è soddisfatto.
Così come non lo è, leggendo il suo nome, Fabrizio Biasin. Il giornalista sportivo del quotidiano Libero, massimo esperto di materia nerazzurra, nel suo intervento a TvPlay è stato molto chiaro: “Le possibilità che venga all’Inter sono zero. All’Inter non lo voglio e il club non sta pensando ad un altro attaccante, non mi piacerebbe neanche vederlo”.
E ha spiegato che la sua presenza potrebbe rompere alcuni equilibri nello spogliatoio oltre che a livello economico. Tutto il contrario di Marcelo Brozovic che in pochi mesi è già diventato un idolo e un leader per il campionato arabo.