Milano Libri, pagina dimenticata del fumetto italiano

Chi è solito passeggiare nel centro di Milano potrebbe ricordare le vetrine di Milano Libri, storica bottega situata in via Verdi 2. Questa libreria, aperta nel 1962, fu un polo culturale per la città per oltre cinquant’anni, fino alla chiusura nell’aprile 2015.

Il destino infausto di Milano Libri, come quello di molte altre librerie indipendenti, fu segnato dalla digitalizzazione della vendita e della fruizione culturale, in aggiunta agli elevati costi d’affitto di uno spazio a pochi metri dal Teatro alla Scala.

Ho avuto modo di ripensare a Milano Libri in seguito al ritrovamento, tra i file del mio computer, di una relazione scritta ai tempi dell’università per cui andai ad intervistare una delle fondatrici della libreria: Anna Maria Gregoretti, un’allegra signora in pensione che era solita trascorrere le sue giornate a leggere su una poltrona del negozio che aveva creato e gestito con amore per tanti anni.

Il motivo per cui vi parlo di una storia ormai vecchia, la cui memoria è destinata a perdersi  in una città in continua evoluzione, è perché Milano Libri, tramite la sua casa editrice, fondata dal marito di Anna Maria, Giovanni Gandini, fu la prima a tradurre e pubblicare, nel 1963, le strisce dei Peanuts; creò inoltre Linus, rivista tuttora tra le più importanti e autorevoli nel panorama fumettistico italiano.

http://www.guidafumettoitaliano.com/guida/testate/testata/7902

Questo pezzo, un po’ malinconico, vuole ricordare e rendere omaggio ad un luogo che ha fatto la storia di questa città e di questo paese, scomparso per lasciare spazio ad una attività dell’alta moda.

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