Nella giornata di ieri, all’aeroporto bergamasco di Orio al Serio, è atterrato un volo proveniente dall’India, e precisamente dalla provincia del Punjab che si trova a nord del paese, con 146 passeggeri che normalmente risiedono in Italia.
A seguito delle disposizioni del Ministero della Salute per arginare il rischio di propagazione della variante indiana del covid anche nel nostro paese, sono state messe in atto una serie di misure coordinate da Prefettura, Agenzia per la tutela della salute e Regione Lombardia.
Per prima cosa i passeggeri sono stati sottoposti a tampone antigenico rapido direttamente in aeroporto nonostante all’imbarco abbiano dovuto esibire un certificato con test covid negativo effettuato nelle 72 ore prima del volo. Evidentemente la notizia che in India siano disponibili test negativi falsi per aggirare i controlli ha indotto le autorità ad adottare tutte le precauzioni del caso.
Espletata questa procedura è stato disposto il trasferimento dei passeggeri verso una decina di covid hotel che hanno messo a disposizione un totale di 447 posti. Per questa operazione è subentrata la Croce Rossa che ha messo a disposizione 70 operatori e 30 mezzi di cui due di biocontenimento nel caso uno dei passeggeri fosse risultato positivo al covid, circostanza che non si è verificata.
Le persone dovranno ora osservare un periodo di isolamento di 10 giorni al termine del quale saranno nuovamente sottoposte a tampone.
In caso di negatività potranno fare ritorno alle loro abitazioni.
Il volo di ieri è l’ultimo previsto dall’India per lo scalo di Orio al Serio, almeno fino alla fine di maggio e in attesa di nuove disposizioni dal Ministero.