Le vittime dei tentativi di violenza sessuale, nella notte di Capodanno, sono salite a quota a nove.
La Procura di Milano, che ha aperto un fascicolo modificando il capo di imputazione iniziale da molestia a violenza sessuale di gruppo, ha infatti identificato altre quattro ragazze oggetto di attenzioni pesanti. Anche in questo, come nei precedenti casi, ad agire è stato il branco che si è dato alle violenze fisiche e psicologiche al punto che, negli ambienti della Procura, circola, con riferimento a quei vissuti, l’aggettivo “brutale” per descrivere gli strascichi di quelle esperienze.
Questa volta le parole appartengono a tre studentesse straniere, diciannovenni. La dinamica dei fatti le vede all’interno di una folla che, all’improvviso, si trasforma in mani che palpano, si infilano sotto il maglione fino a sfilare il reggiseno, gettano a terra. Le ragazze riescono, nonostante la paura, a girare un breve video di quanto stanno vivendo. Hanno poi raccontato che, a un certo punto, si sono ritrovate schiacciate contro le transenne presenti in piazza, a due passi dalla Polizia, di avere urlato ma di non essere state sentite.
Quando poi un fotografo si è accorto di cosa stava succedendo e si è mosso in loro aiuto, le tre ragazze non sono riuscite a raccontare la loro esperienza. Era ancora troppa la paura, troppe le lacrime e c’era la barriera della lingua dacché parlavano solo inglese. Gli inquirenti stanno passando al vaglio il loro video e le telecamere presenti in piazza Duomo per dare un volto e, si spera, un nome agli aggressori.
La violenza di genere, purtroppo, non è rimasta rimasta ferma al 31 dicembre. È di oggi la notizia di una nuova aggressione, questa volta ai danni di una donna di 32 anni, di origine peruviana. Era in compagnia di un coetaneo, suo connazionale, quando è stata notata in piazza Aspromonte, zona est di Milano. I due stavano litigando ma la lite è presto degenerata, al punto che l’uomo le ha sferrato due pugni in pieno viso. All’arrivo degli Agenti, l’aggressore è stato arrestato per lesioni aggravate. Voleva che la donna, dopo aver passato del tempo insieme, lo seguisse a casa sua. La vittima è stata accompagnata in ospedale dove le hanno riscontrato la frattura del setto nasale, guaribile in 30 giorni.