La mostra era prevista lo scorso anno per celebrare il centenario dalla nascita ma è stata posticipata a causa della pandemia. La nuova collocazione temporale ha quindi permesso di raccogliere materiali che spaziano dai disegni agli schizzi, passando per modelli, fotografie, prototipi e pezzi originali conservati sia nell’archivio della Fondazione che porta il suo nome sia negli archivi di aziende, istituzioni e privati.
Nel presentare la mostra, il presidente della Triennale Stefano Boeri ha evidenziato: “Semplicità, eleganza e genio sono le tre grandi componenti nel Dna progettuale di Vico Magistretti, tra i principali artefici di quella storia straordinaria che ha proiettato il design italiano da Milano nel mondo intero”.
ha quindi aggiunto: “La celebrazione di Magistretti – il cui rapporto con Triennale Milano è di lunga durata – è un atto doveroso per la nostra istituzione, che si colloca in un percorso di mostre e approfondimenti dedicati ad alcuni dei più straordinari esponenti italiani del design e dell’architettura”.
Tra i tanti progetti più significativi del Magistretti architetto si possono ricordare la Chiesa di Santa Maria Nascente al QT8 (1947-55, realizzata in collaborazione con Mario Tedeschi), il Municipio di Cusano Milanino (1966-69) e la Facoltà di Biologia dell’Università di Milano mentre i suoi oggetti di design sono nati dalla collaborazione con le più importanti aziende del settore e spaziano dai divani alle librerie.
I suoi stretti legami con l’estero, e in particolare con l’Inghilterra, il Giappone e i Paesi nordici hanno quindi reso possibile il contributo di altri artisti infuenzati dalla sua visione del mondo che hanno prodotto pezzi sotto forma di “omaggi a Vico”.
La mostra sarà visitabile tutti i giorni, a eccezione del lunedì, dalle 11:00 alle 20:00 (ultimo ingresso ore 19). I biglietti si possono acquistare direttamente in biglietteria durante la settimana mentre per i week end è necessaria la prenotazione online.