Un uomo di origine egiziana è stato gambizzato sabato sera in piazza Monte Falterona, a poca distanza dallo stadio di San Siro, zona ovest della città.
A quanto si è appreso, il 26enne era riverso a terra dopo essere stato raggiunto da una serie di colpi di pistola, sparati all’altezza della coscia. All’arrivo del 118, l’uomo è stato trasportato nel vicino ospedale San Carlo dove è stato accertato che non è in pericolo di vita.
Le indagini in corso, coordinate da Marco Calì e dal vice Alessandro Carmeli, contemplano, al momento, anche l’ipotesi di un regolamento di conti, tra gruppi rivali, magrebini e italiani, per il controllo dello spaccio in zona Stadio. Nel frattempo gli uomini della Scientifica sono già riusciti a isolare cinque bossoli, che sarebbero riconducibili a un’unica arma e sono state eseguite le prime perquisizioni, sempre nell’area del fatto, che però non hanno aggiunto elementi significativi per le indagini.
L’inchiesta andranno ora negli ambienti dello smercio di droga che affligge piazzale Selinunte. All’aggressione armata era, inoltre, presente anche un amico del ferito. Alla Polizia, entrambi hanno raccontato di essere stati vittima di un agguato, all’improvviso, con un uomo che avrebbe esploso prima dei colpi di pistola in aria e poi ad altezza d’uomo fino a colpire l’amico ferito. Un’ipotesi che è apparsa subito priva di una consistenza logica tanto più che i due si trovavano difronte a un punto di ristoro che vende kebab.
