Trenord ha annunciato la sostituzione dei treni regionali diesel con altrettanti modelli alimentati a idrogeno.
La novità, che fa parte del progetto chiamato H2iseO, nella sua fase sperimentale riguarderà la tratta Brescia-Iseo-Edolo mentre nell’area del Sebino e in Valcamonica nasceranno le prime centrali per la produzione del combustibile.
Un risparmio che si preannuncia vincente per l’ambiente ma anche per l’economia visti i costi di gestione ridotti per le opere infrastrutturali necessarie.
La tratta in questione è attualmente percorsa da 14 treni diesel entrati in funzione nei primi anni ’90 e che servono circa una cinquantina di milioni di passeggeri all’anno.
La sostituzione a idrogeno prevede lo stesso numero di convogli per un investimento pari a 160 milioni di euro. I primi 6 entreranno in funzione entro il 2023.
Per quanto riguarda il combustibile, il primo impianto di produzione, stoccaggio e distribuzione sarà realizzato a Iseo tra il 2021 e il 2023 e sarà in grado di produrre 800 kg di idrogeno al giorno. Sorgerà nell’area del Deposito di Trenord dove si concentrerà anche l’attività manutentiva dei convogli.
In fase di presentazione del progetto, l’amministratore delegato di Trenord Marco Piuri ha aggiunto: “Prevediamo, sempre entro il 2025, di estendere la soluzione idrogeno al trasporto pubblico locale, a partire dai circa 40 autobusi gestiti in Valcamonica da FnmAutoservizi con la possibilità di aprire all’utilizzo da parte della logistica merci e/o privata […]”.
Le novità, però, non sono finite: “Oltre al progetto del treno a idrogeno, stiamo portando avanti anche quello del treno elettrico a batteria con pantografo, che permette di avere un’autonomia di una sessantina di km al massimo. Penso che questo tipo di treno possa essere utilizzato sulle tratte non totalmente elettrificate […]”.