Le rappresentazioni, in realtà, sono iniziate con lo spettacolo “Inferno 2021” della compagnia No Gravity già il 23 settembre facendo registrare il tutto esaurito. Segno che gli spettatori hanno voglia di riappropriarsi del teatro che viene percepito come luogo sicuro anche alla luce dello scrupolo con cui si rispettano le norme sanitarie imposte dalla pandemia.
In questa direzione, è stato accolto con grande favore il parere positivo espresso ieri dal Cts sul ripristino delle capienze all’80% entro la fine dell’anno.
Russo ha messo in evidenza che in questa occasione non si parla più di ripartenza, anche alla luce di quanto fatto nella stagione estiva ospitata all’interno degli spazi della Sormani. Ecco il motivo per cui si è scelto come sottotitolo “È solo un nuovo Inizio”.
La scelta della giornata di oggi, poi, coincide anche con l’inaugurazione di un nuovo spazio ricavato nel retro biglietteria che ospiterà anche altre iniziative aperte al quartiere e alla città. Il teatro come luogo di spettacolo, dunque, ma anche di comunità che ha un nuovo nome, Teatro Menotti Filippo Perego dallo scorso anno. Un omaggio al conte-architetto che ha rilevato questo spazio che stava per essere venduto.
La stagione teatrale può contare su un buon numero di produzioni, interne e internazionali, caratterizzate da progetti originali e sfide coraggiose ed è stata programmata fino al mese di maggio per dare al pubblico un segnale di ritrovata continuità. Nella presentazione degli spettacoli, Russo ha deciso di non affidarsi alla sequenza cronologica ma ai contenuti. Ecco allora:
– Inferno 2021, in scena fino al 3 ottobre, propone un’esperienza di teatro-danza spinta alle estreme conseguenze dei movimenti e delle leggi di gravità. L’ispirazione dantesca è lo spunto per un viaggio tra reale e virtuale che vede come protagonisti anche la luce, la musica e la mimica;
– Teatro Delusio e Feste, della compagnia tedesca Familie Foez sono in programma a marzo e offrono un’esperienza di teatro totale che mischia scena e backstage attraverso l’uso di maschere, senza fare ricorso alla parola;
-Naturae, in cartellone sempre a marzo, propone il lavoro della Compagnia della Fortezza creata da Armando Punzo all’interno del carcere di Volterra. Questo spettacolo doveva essere l’ultimo capitolo di un percorso iniziato con Borges e poi approdato a Shakespeare nel 2015. A causa della pandemia diventerà la premessa alla conclusione che andrà in scena nel 2022;
– Jackie, in scena a ottobre, si concentra sul personaggio della vedova Kennedy immaginata in uno spazio sospeso tra la vita appena lasciata e un aldilà che non esiste ancora nel quale la protagonista rivive tutte le contraddizioni del sogno americano. Lo spettacolo ha debuttato a luglio al festival di Asti;
– l’omaggio a Shakespeare si tradurrà a novembre negli spettacoli dedicati alle Opere complete in 90 minuti rese attraverso le più svariate tecniche narrative da Fabrizio Checcacci, Roberto Andrioli e Lorenzo Degl’Innocenti e “Metti una sera a teatro” dove due coppie, assistendo all’Amleto, mettono in scena la loro vita e rappresentano il prototipo del pubblico che assiste agli spettacoli del Bardo.
La presentazione della stagione al Menotti prosegue con due proposte legate all’attualità come “Fuga dall’Egitto”, in programma a gennaio, ispirata alla situazione nel paese all’indomani delle primavere arabe e “Possiamo salvare il mondo prima di cena”, in scena a febbraio, a cura del collettivo Menotti – un gruppo di artisti under 35 – ispirato dal romanzo di Jonathan Safran Foer su temi come la crisi climatica e gli allevamenti intensivi.
Ci sarà poi spazio per due personali con le produzioni di Saverio La Ruina a ottobre e Alessandro Benvenuti a marzo che prendono parte, idealmente, alla presentazione attraverso due interventi video; la presenza a gennaio di David Larible, vincitor del Clown d’Oro di Montecarlo che porta in scena uno spettacolo nel quale si esibisce come musicista, giocoliere e cantante; la Sicilia, raccontata da un punto di vista femminile, farà capolino attraverso “Taddarite” in scena a febbraio che racconta una storia di violenza e “L’uomo dal fiore in bocca” di Pirandello che dà voce alla “donna vestita di nero”.
Il mese di novembre vedrà poi in scena la drammaturgia americana contemporanea con gli spettacoli dell'”On stage festival”.
Un’ultima considerazione Russo la dedica all’impegno sociale del teatro Menotti che si realizza nella messa in scena di “Cronache del bambino anatra”, in scena a dicembre, sul tema della dislessia ma anche nella realizzazione di un adeguamento degli spazi all’induzione magnetica per i portatori di impianti acustici fino alla formazione di personale che impari la lingua dei segni – LIS – per accogliere gli spettatori che la utilizzano.