Lo scopo è, infatti, la ridistribuzione a persone e famiglie in difficoltà grazie alla collaborazione con le organizzazioni del territorio.
Il capofila di questo progetto contro lo spreco, ribattezzato Valore – VAlorizzare le LOgiche del REcupero – è l’Università degli Studi di Milano con la partecipazione di associazioni come Recup, Banco alimentare e Croce rossa italiana/Area sud milanese e il coinvolgimento di Comune e Fondazione Cariplo.
Il nuovo punto di distribuzione sorgerà nel Municipio 4 – zona est della città – presso Foody, Mercato agroalimentare e andrà così ad aggiungersi alle realtà già esistenti di Isola, Lambrate e Gallaratese.
“Questa attività di recupero delle eccedenze – ha spiegato Claudia Sorlini, vicepresidente di Fondazione Cariplo – è stata messa a sistema, grazie al dialogo e alla collaborazione tra tanti attori, pubblici e privati.
Si tratta di un’azione virtuosa che consente di ridurre gli sprechi e l’impatto ambientale conseguente, aiutando contemporaneamente chi ha bisogno e che merita di essere via via rafforzata con l’allargamento delle alleanze per poter raggiungere un maggior numero di beneficiari”.
“Questo progetto – ha aggiunto Dario Boggio Marzet, presidente di Banco alimentare – rappresenta una opportunità concreta e rilevante per ampliare il mix dei prodotti donati alle strutture caritative favorendo una dieta equilibrata alle persone che più hanno bisogno”.
“Il progetto Valore – ha ribadito Alberto Piccardo, presidente di Recup APS – conferma il consolidamento di un’azione nata in modo spontaneo durante il periodo più complesso della pandemia. Continuare a lavorare all’interno del Mercato ortofrutticolo, in diretta sinergia con partner di decennale esperienza, amplificherà il nostro impatto e coinvolgerà sempre più persone nella lotta allo spreco alimentare”.
“Con la nostra rete capillare di distribuzione – ha concluso Danilo Esposito, presidente di Croce rossa italiana/Area sud milanese – siamo in grado di raggiungere un bacino di beneficiari dislocati nella nostra area di riferimento, anche attraverso il circuito delle Unità mobili di assistenza ai senza fissa dimora di Milano”.