Il gup Sara Cipolla ha disposto una serie di condanne e ha accolto alcuni patteggiamenti a valle di un’inchiesta sullo spaccio di sostanze come cocaina, hashish e marijuana alla Comasina che ha visto coinvolte 18 persone tra italiani e albanesi.
Gli arresti erano avvenuti lo scorso mese di febbraio nell’ambito di un’inchiesta coordinata dal pm Francesca Crupi e condotta dalla squadra Mobile che aveva individuato nell’attività di spaccio di questo gruppo il rifornimento di droga per tutto il Nord Italia.
Le condanne con rito abbreviato hanno previsto pene dai 2 ai 4 anni.
I patteggiamenti sono stati accolti per 14 imputati con condanne da 1 a 4 mesi. Tra questi figura anche Euprepio Carbone, soprannominato Genny Savastano come il boss di Gomorra, ritenuto la mente della rete criminale che è stato condannato a quattro anni, pena riservata anche a un suo collaboratore. Oltre alle condanne è stato disposto il sequestro di 460mila euro.
Dal procedimento è stata stralciata la posizione di un infermiere, incriminato per una intercettazione telefonica, che avrebbe avuto una specie di sconto nell’acquisto degli stupefacenti a fronte della fornitura di prodotti sanitari come gel disinfettante e mascherine sottratte dall’ospedale nel quale lavorava.