Chiesta l’archiviazione per Stefania Bonaldi, sindaco di Crema, che lo scorso giugno si era vista recapitare un avviso di garanzia per lesioni colpose.
Era stata la stessa Bonaldi a ricostruire, sul suo profilo social, la vicenda all’origine del provvedimento a suo carico: un bambino si era schiacciato due dita nella porta tagliafuoco mentre si trovava all’asilo, gestito dal Comune, riportando un trauma da schiacciamento. Dopo una cura durata 3 mesi, il piccolo era rientrato a scuola.
La vicenda era stata oggetto di una denuncia che aveva accertato anomalie nella sicurezza della porta in questione dando la colpa della negligenza…al primo cittadino. Infatti nel provvedimento emesso dalla Procura si poteva leggere che il Sindaco, in concorso con altre persone, non si sarebbe adoperata: “di dotare la porta tagliafuoco di qualsivoglia dispositivo idoneo ad evitare la chiusura automatica o da garantire la chiusura ed apertura manuale in sicurezza, contro il rischio di schiacciamento degli arti o di altre parti del corpo dei bambini ivi accolti”.
L’episodio, al di là dell’aspetto surreale, aveva scatenato la protesta di buona parte degli altri sindaci italiani, tra cui Giorgio Gori e Beppe Sala, e aveva riportato in auge il tema della tutela giuridica dei sindaci.
Ora che si va verso l’archiviazione, Stefania Bonaldi ha commentato all’Ansa: “Se non altro, questo caso emblematico è servito ad avviare una seria riflessione sulle responsabilità dei sindaci, tant’è vero che ne è emerso un disegno di legge bipartisan”.
