L’incidenza tra i bambini e i ragazzi sotto i 18 anni, si è infatti fermata all’1,45%.
I tamponi effettuati fino a ora, a livello regionale, sono stati 4.014 agli iscritti ai nidi, 5.644 per le materne, 6.654 per le elementari, 4.235 per le medie e 9.710 per le scuole superiori.
I casi positivi riscontrati sono stati 69 al nido, 71 alla materna, 92 alle elementari, 66 alle scuole medie e 141 alle superiori.
Nel caso della sola città di Milano, sono stati rilevati 33 casi, di cui 14 a Milano città, 16 in provincia e 3 a Lodi. Il totale dei contagiati, a sua volta, comprendeva 27 alunni e 6 operatori.
In seguito alla scoperta di queste positività, sono ora in quarantena circa 430 persone.
Per monitorare l’andamento dell’epidemia nelle scuole, la Regione ha istituito, tra Milano, Sesto San Giovanni e Cinisello Balsamo, 14 punti-prelievo ad hoc. Sono operativi dal lunedì al sabato, dalle 9:00 alle 14:00 e l’accesso non necessita di prenotazione.
I genitori possono sottoporre al test solo il minore con due modalità.
In un caso con un modulo di autocertificazione fornito direttamente dall’istituto. Nell’altro recandosi prima dal proprio medico o pediatra di famiglia che, a sua volta, segnala il caso a uno di questi centri.
L’esito del tampone dovrebbe – perché è già successo che non sia stato così – arrivare entro le ore 23:00 del giorno in cui è stato effettuato. Fino all’esito, il bambino/ragazzo deve restare in isolamento.
In caso di positività si deciderà come intervenire sui compagni di classe e sugli operatori scolastici.
La mole di lavoro per i laboratori che processano i tamponi è dunque importante e si va a sommare ai test che già vengono eseguiti in aeroporto su chi proviene dai paesi ritenuti a rischio maggiore come Croazia, Spagna, Grecia e Malta ai quali è stata aggiunta, da poco, anche la Francia.