Si è spento all’età di 93 anni, nella sua casa, il poeta milanese Giancarlo Majorino che aveva ricevuto l’Ambrogino d’oro nel 2007.
Laureato in giurisprudenza, si era impegnato in attività molto diverse tra loro come l’impiego in banca, l’attività di broker e persino l’insegnamento di Estetica alla nuova Accademia di Belle Arti.
Majorino è stato, inoltre cofondatore e redattore responsabile della rivista culturale Il corpo, della rivista Manocomete e cofondatore e direttore della rivista di poesia Incognita oltre a fondare e dirigere la Casa della Poesia di Milano.
Il suo incontro con la scrittura avviene fin da giovanissimo tra le mura domestiche grazie al fatto che sua madre era autrice di romanzi e novelle. Dopo essere sfollato a Crema a causa della guerra conclude gli studi di giurisprudenza ma i suoi interessi lo portano a preparare il concorso per l’insegnamento della filosofia che vince nel 1959, anno della pubblicazione della sua raccolta poetica dal titolo “La capitale del Nord”. Intraprende quindi la carriera di insegnante presso L’Ottavo Liceo scientifico di Crema, incarico che lo vedrà impegnato per circa 15 anni e che lascia nel 1982.
Negli anni Novanta ritorna momentaneamente a insegnare semiotica, analisi della scrittura ed estetica presso Naba mentre si dedica alla pubblicazione di opere di critica letteraria e di teatro. La sua opera dalla gestazione più lunga è “Viaggio nella presenza del tempo” la cui composizione è iniziata nel 1969 e si è conclusa nel 2008, anno della sua pubblicazione.
Era lo zio dell’eurodeputato Pierfrancesco Majorino.