La campagna per le elezioni comunali di questo 2021 ha visto riaffacciarsi i progetti sul futuro dello stadio di San Siro.
L’ultima dichiarazione è arrivata dal sindaco Sala, a margine di un incontro dell’Anaci – Associazione nazionale amministratori di condominio – l’ipotesi di avere due stadi non è praticabile. Ha infatti spiegato: “Quando va bene San Siro costa una decina di milioni di euro all’anno tra gestione e manutenzione, per farci qualche concerto d’estate o nella speranza ci giochi la nazionale. Se vinceremo le elezioni reincontreremo le squadre, e il dibattito sarà sul restante 55% di finanziamento. Abbiamo fatto passi avanti negli ultimi mesi, non si può tornare indietro”.
La vicenda del glorioso Meazza tiene banco ormai da qualche anno ed era partita dai due progetti futuristici presentati dai due club cittadini che prevedevano un rinnovamento dello stadio e dello spazio circostante. Poi era intervenuto il Comune per chiedere adeguamenti in termini di volume dei nuovi spazi e di percentuale di occupazione del suolo. Da queste indicazioni, e siamo a giugno del 2020, erano emerso due progetti rivisitati che avrebbero dovuto poi affrontare l’iter burocratico dei diversi passaggi in Giunta e Consiglio. L’ultima fase del percorso sarebbe stato un sondaggio che coinvolgesse la cittadinanza nella scelta.
Poi, complice il covid prima e l’avvio della campagna elettorale poi tutto il processo si era fermato.
Ora la presa di posizione del sindaco che, in caso di vittoria, lascia intendere che si tornerà a parlare del progetto anche perché San Siro dovrà ospitare la cerimonia inaugurale delle Olimpiadi del 2026.