In unâintervista al quotidiano varesino La Prealpina, Roberto Maroni ha annunciato lâintenzione di candidarsi alla carica di sindaco di Varese, la sua cittĂ natale, in vista delle elezioni comunali del 2021.
Le sue precise parole sono state: âHo lavorato in silenzio in questi giorni e ora so che ci sono tutte le condizioni politiche: mi candido. Ă ufficiale. Câè anche lo slogan âVarese in testaâ. Nel 2013, per la Regione, âLombardia in testaâ mi ha portato fortuna, e dunqueâŚâ.
âLe idee ci sono, mi riservo di discuterle con i militanti. Ho intenzione di fare le cose in grande. Di certo si comincia, senza perdere tempo, si incontrano i cittadini, si parla con loro ma soprattutto li si ascolta â ha continuato â Bisogna partire subito, e da subito bisogna lavorare al programmaâ.
La candidatura si inserirĂ nellâarea politica del centro destra ma alla domanda, specifica, sugli alleati, Maroni declassa la domanda a tecnicismi di cui è prematuro parlare.
Quanto allo scontro con il sindaco in carica del Pd, Davide Galimberti, ha detto: âLâavversario è uno solo ed è il sindaco Davide Galimberti. Non va sottovalutato, lo conosco e lo stimo come personaâ.
Facendo cenno a una prima idea di programma, Maroni ha parlato di aiuto alle imprese e del desiderio di riportare Varese  âin testa alle classifiche dellâeconomia, del turismo e della cultura, non solo in Lombardiaâ, unâintenzione che contemplerĂ la sinergia con altre realtĂ del territorio come Como.
Maroni ha poi fatto un accenno alla sua recente iscrizione nel registro degli indagati con lâaccusa di aver favorito lâassunzione di una sua amica in unâazienda lombarda. Maroni, infatti, ha giĂ una condanna a un anno per un reato simile che risale al 2019.
Quindi si è espresso sul tema giustizia dicendo: â[âŚ] A questa giustizia a orologeria come per Salvini, come per Fontana, rispondo con il ritorno allâimpegno civico, nella cittĂ che amo, la mia cittĂ . Questa brutta vicenda conferma in me la decisione di candidarmi a sindaco di Varese. Il mio impegno sarĂ anche per combattere per una giustizia piĂš giustaâ.