Dopo anni di abbandono, infatti, c’è una manifestazione di interesse per la sua trasformazione in uno spazio aperto a servizi da destinare a bambini, ragazzi e, in generale, a tutto il quartiere.
Il solo stabile, costruito negli anni ’60, occupa circa mille metri quadrati e ha ospitato, negli anni, una scuola materna, un centro anziani, servizi sociali di varia natura e una sede Asl. Il prolungato stato di abbandono ha reso quindi necessari interventi di riqualificazione sulla staticità e il rifacimento degli impianti.
Il bando, in linea con quelli attivati fino a ora, prevederà una concessione dello stabile per un periodi di 30 anni e valuterà la fattibilità tecnica e la sostenibilità del progetto.
“Nel tema degli spazi abbandonati c’è il segno evidente di una città che si muove, in trasformazione – ha spiegato l’assessore alle Politiche sociali e abitative Gabriele Rabaiotti -. Oltre alla necessità dei lavori di ristrutturazione e di adeguamento che servono per poterli utilizzare nuovamente, evitando il consumo di aree libere, è importante vedere l’interesse delle realtà presenti in città per restituire senso e raccogliere le loro idee e le loro proposte”.