Milano ha perso un altro partigiano che aveva fatto la storia della Residenza cittadina: Enzo Broggi, classe 1929.
Figlio di un artigiano anarchico, era cresciuto nel quartiere Niguarda, nelle case della cooperativa di via Hermada 4. E in questo stesso quartiere ha sempre vissuto dopo aver partecipato nel 1945 alla prima insurrezione cittadina contro i fascisti.
Di quei giorni Broggi ricordava l’obbligo della camicia nera a scuola per i bambini, che lui prontamente toglieva non appena usciva dalla classe e i pestaggi che avvenivano spesso nel quartiere. Inoltre, capitava che quando ci fosse a Monza il re, il suo papà finisse in prigione per timore di attentati.
A dare notizia della sua scomparsa su Facebook è stato il presidente dell’Anpi provinciale di Milano Roberto Cenati che ha scritto: “è stato uno dei ragazzi-partigiani di Niguarda, il primo quartiere della città a insorgere contro i fascisti, uno di quelli che parteciparono alla barricata di via Graziano Imperatore, quella sorta nel luogo dove trovò la morte la prima caduta dell’insurrezione di Milano Gina Galeotti Bianchi nel primissimo pomeriggio del 24 aprile 1945″.
Broggi, inoltre, era stato tra i fondatori del teatro della Cooperativa, sempre a Niguarda. In rete è ancora disponibile la lunga intervista fatta dal regista Renato Sarti nel 2017.
“Enzo aveva fatto le scuole in via Passerini e in quanto figlio di anarchici aveva avuto i suoi problemi.
Nei giorni dell’insurrezione Enzo fu particolarmente attivo, non facendo mai mancare il suo apporto.
Enzo è sempre stato vicino all’Anpi – ha continuato Cenati – e non ha mai mancato di festeggiare con la nostra Associazione il 24 aprile giorno dell’insurrezione niguardese.
Con Enzo perdiamo un altro importante testimone che, da giovanissimo, partecipò alla Resistenza italiana contro il nazifascimo”.