La malga Mortirolo a Brescia ha ospitato un incontro per fare il punto su un monitoraggio che ha interessato gli 132 alpeggi della Lombardia.
Il territorio ne conta in totale 669 distribuiti tra le province di Bergamo, Brescia, Como, Lecco, Pavia, Sondrio e Varese. Rispetto al solo 2019, il numero dei passaggi turistici in queste strutture è cresciuto fino a sfiorare l’83%.
Nel riportare i risultati, l’assessore all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi Fabio Rolfi ha commentato: “Le persone cercheranno sempre più luoghi a contatto con la natura e che sappiano offrire esperienze sensoriali. Negli alpeggi lombardi si producono formaggi DOP come il Bitto, il Formai de Mut, il Silter, lo Strachitunt. Prodotti in grado di attrarre i flussi turistici e sui quali dobbiamo puntare a livello promozionale”.
“La sfida per il futuro – ha aggiunto – è potenziare i servizi di carattere logistico, come strade di accesso e postazioni per ebike, e infrastrutturale. La rete telefonica mobile è presente nel 68,4% degli alpeggi e solo nel nel 13,5% dei casi è disponibile la banda larga. Per richiamare turisti e consumatori bisogna necessariamente alzare questi numeri”.
“Più di un terzo degli alpeggi lombardi – ha poi spiegato – è gestito da under 40. Bisogna lavorare per esempio sulla ricettività: solo un decimo degli alpeggi fanno attività di ristoro o pernottamento. Da una parte ci sono problemi di spazi e infrastrutture, ma serve anche una gestione più innovativa per rendere più attrattive queste strutture”.
“Malghe e alpeggi – ha concluso Rolfi – sono presidi ambientali, luoghi di produzione, di accoglienza e rapporto diretto con il consumatore”.