Il rapper 19enne Neima Ezza (nome d’arte di Amine Ezzaroui) è stato denunciato perché ritenuto responsabile del raduno, non autorizzato e non segnalato alla questura, che ha portato circa 300 giovani in zona San Siro.
I fatti sono quelli della ripresa di un suo video musicale in via Micene e zone limitrofe. Sulla scia di questo evento, centinaio di ragazzi di età compresa tra i 16 e i 20 anni si sono radunati e hanno dato vita a una serie di assembramenti nei quali si ballava sui tetti delle auto in sosta e si faceva gruppo. Il tutto in barba ai divieti imposti per il covid – i fatti risalgono a sabato scorso quando la Lombardia era ancora zona rossa – con tanto di assenza di mascherine.
All’arrivo delle Forze dell’ordine, i ragazzi si sono prima dispersi nelle strade adiacenti per poi ricompattarsi nella vicina piazza Selinunte e dare vita a un lancio di bottiglie e sassi contro la Polizia che è riuscita a disperdere la folla del raduno solo dopo il lancio di un lacrimogeno e ha dovuto mantenere un presidio in zona fino a quando la situazione non è tornata alla normalità.
Gli inquirenti sono ora al lavoro sui filmati delle videocamere in strada per ricostruire l’esatta dinamica dei fatti.