Il progetto RiavviaMi a supporto di ragazzi e didattica

La sinergia tra il Comune di Milano, la Città Metropolitana, l’Associazione Energie Sociali Jesurum, Lenovo e Motorola, ha dato vita al progetto RiavviaMI.

Si tratta di un aiuto concreto alle famiglie bisognose della città e dell’area metropolitana attraverso la donazione di PC, tablet e smartphone ricondizionati, ovvero rimessi a nuovo per essere riutilizzati.
RiavviaMI, infatti, permette di raccogliere donazioni da privati e aziende che ricevono, in cambio, buoni per un nuovo acquisto da effettuare presso gli sponsor del progetto.

I costi di ripristino e manutenzione sono interamente a carico degli sponsor stessi e qualora non fosse possibile ricondizionare i dispositivi, ci sarà uno smaltimento secondo le normative RAEE.
Attraverso il riuso, fino a 5mila dispositivi potranno avere una seconda vita, favorendo l’economia circolare e contribuendo a promuovere la sostenibilità.
A supporto di RiavviaMI, inoltre, è previsto un importo di 50mila euro per permettere di individuare e realizzare interventi anche per le scuole dell’infanzia.

Alla base dell’iniziativa c’è stata una mappatura dei bisogni tecnologici della popolazione che ha individuato criticità nella fascia di età 14 – 18 anni, da tempo interessata dalla didattica a distanza.

“Per la Città metropolitana di Milano – ha evidenziato il vicesindaco Arianna Censi – è motivo di orgoglio essere parte di un progetto che unisce la solidarietà e il riuso.
Purtroppo, la pandemia ha ulteriormente aumentato le disuguaglianze nella società italiana, in tal senso il mondo della scuola, le famiglie, i ragazzi e le ragazze stanno pagando un prezzo altissimo”.

“Le difficoltà economiche in cui si sono venute a trovare molte famiglie milanesi e della nostra area metropolitana – ha aggiunto – hanno determinato problemi di accesso alle dotazioni tecnologiche e alla connessione internet, fondamentali nella didattica a distanza. Gli abbandoni scolastici e le difficoltà psicologiche riscontrate tra un numero crescente di ragazzi hanno una chiara correlazione con l’aumento del gap tecnologico”.
“In questo contesto è un imperativo, per noi amministratori pubblici, attivarsi per combattere le disuguaglianze e rimuovere gli ostacoli che impediscono il pieno esercizio del diritto allo studio, quindi ben vengano iniziative come questa che vedono una virtuosa collaborazione tra partner pubblici e privati”. Ha concluso.

“Siamo davvero orgogliosi – ha sottolineato – Michela Jesurum, fondatrice di Energie Sociali Jesurum altro partner del progetto RiavviaMI – di aver contribuito a questo proficuo incontro tra Pubblico e Privato, che oltre a rispondere appieno alla mission che Energie Sociali Jesurum da sempre persegue, ha dato luogo, attraverso un’azione mirata e concreta, all’affermazione di valori per noi centrali, quali quelli connessi al welfare e alla tutela ambientale”.

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