Sono stati presentati oggi a Palazzo Lombardia i dati sulla produzione industriale lombarda.
Erano presenti l’assessore allo Sviluppo economico Guido Guidesi, Marco Bonometti, presidente di Confindustria, Daniele Parolo, presidente Cna Lombardia, Gian Domenico Auricchio, presidente di Unioncamere Lombardia e Maria Garbelli del Dipartimento di Economia, Metodi quantitativi e Strategie d’impresa dell’Università di Milano Bicocca.
La produzione industriale è cresciuta del 3,7% portando il dato complessivo a +9,3% così come avveniva nel 2019.
“Abbiamo messo a disposizione per il sistema produttivo lombardo tutto quello che avevamo – ha evidenziato Guidesi – . Abbiamo cambiato strumenti. Stiamo lavorando in sinergia con gli imprenditori e con le associazioni di categoria e dunque i dati di oggi dimostrano che la direzione, in cui siamo andati, è quella giusta”.
“Siamo stati – ha aggiunto – la prima regione in Italia ad aver deliberato le vaccinazioni in azienda. Siamo stati e siamo tornati ad essere degli innovatori. Se continueremo ad usare sinergia nella ricetta, nel rapporto tra pubblico e privato ma con il coraggio di cambiare le cose, saremo più vicini alle esigenze del sistema economico ed avremo, in futuro. dati come quelli di oggi”.
Tornando ai dati economici: gli ordini, domestici (+3,8% congiunturale) ed esteri (+6,1%) sono superiori ai livelli pre-crisi così come l”indice manifatturiero di Unioncamere.
Per quanto riguarda le aziende artigiane si registra invece una leggera contrazione congiunturale (-0,5%) della produzione. Siderurgia e minerali non metalliferi trainano la ripresa mentre si confermano le maggiori difficoltà per il sistema moda. Sale anche l’attenzione sui prezzi per i rincari delle materie prime.
“Nel secondo trimestre – ha spiegato il presidente di Unioncamere Auricchio – la produzione del settore manifatturiero lombardo accelera sensibilmente per le imprese industriali, ma gli artigiani faticano ad agganciare la ripresa”.