Il Pio Albergo Trivulzio ha diffuso un comunicato che ridimensiona la situazione dei contagi al suo interno.
La struttura era infatti tornata sotto i riflettori solo la settimana scorsa per i numeri elevati registrati tra il personale sanitario.
Di fronte a questo quadro così allarmante si era deciso di ripetere i test.
Si è così passati da 64 positivi a 13 tra il personale impiegato di cui 3 sanitari, 4 operatori della cucina e 6 amministrativi e dipendenti di ditte esterne.
È cambiata anche la situazione tra i degenti che passano da 7 positivi su un campione di 40 a 1 solo positivo.
“Purtroppo può capitare – ha sottolinea Fabrizio Pregliasco, il supervisore scientifico – erano dei falsi positivi collegati al fatto che presumibilmente c’è stata una contaminazione dei campioni nella fase di laboratorio, non in fase di prelievo. È una cosa che può verificarsi, basta poco e niente perché un campione positivo possa contaminarne altri, succede”.
I dati che precedenti si riferivano al periodo di monitoraggio compreso tra il 27 ottobre e il 2 novembre, e riportavano 64 dipendenti positivi, su un totale di 551 distribuiti in tutte le strutture del gruppo e pari quindi al 12% del totale.
Per quanto riguardava i pazienti, invece, su un totale di 900 ospiti, i positivi erano stati 7 dopo che nei giorni precedenti si era parlato di un numero ben più elevato che sfiorava le 45 unità. Erano dei falsi positivi.
A metà ottobre la situazione era di 14 casi positivi al coronavirus tra i degenti e 5 casi tra il personale, sempre tenendo in considerazione tutte le sedi della Rsa.
Nel frattempo la struttura aveva vietato le visite ai degenti e sospeso tutte le attività aperte agli utenti esterni.