L’Olimpia basket ogni anno, da qualche stagione a questa parte, inizia il campionato con lo scudetto già in tasca, vista la differenza abissale che c’è, per talento e denaro, tra la formazione milanese e le altre, tutte le altre. Poi sul campo, giornata dopo giornata, la pallacanestro, uno dei giochi più belli del mondo, fa valere la logica dello sport: vince il migliore, non il più forte. E per questo, l’Olimpia non parte da campione in carica, visto che il titolo l’anno scorso è andato meritatamente alla Reyer Venezia che lo ha rivinto dopo 75 anni dall’ultima affermazione, battendo in finale la neopromossa Aquila Trento. Neopromossa che aveva eliminato in semifinale proprio la favoritissima Olimpia Milano.
Ogni anno predestinata dunque ed ogni anno a doversi sudare le vittorie e conoscendo spesso le sconfitte, come è negli sport veri e avvincenti. Non è certo una condizione ideale. Vincere è obbligatorio, se lo fai, hai fatto il minimo. Diventa più difficile, tutti se lo aspettano e lo chiedono, ovviamente i tifosi e la società sono più esigenti e meno tolleranti. Soprattutto, gli avversari moltiplicano le forze per provare a sconfiggerti. Quindi devi fare di più e il vantaggio iniziale dovuto alla superiorità dei giocatori viene in qualche modo pareggiata. Infatti degli ultimi quattro scudetti Milano ne ha raccolti solo due e non senza fatica. Così a Milano tutti aspettano non solo la vittoria, ma il trionfo. Che vuol dire scudetto senza patemi e qualcosa di importante in Eurolega, dove è dura davvero visto che i valori sono altri e l’Olimpia non è e non può essere tra le favorite. Ma quello è l’orizzonte di riferimento per il quintetto di Simone Pianigiani, per storia, per dna e perché in Italia, appunto, vincere è il minimo.
Intanto il campionato è iniziato comunque con il piede giusto, vincendo a Cremona in uno dei tanti derby lombardi, senza grandi problemi ma senza entusiasmare. Due punti scontati, li prendi e non hai fatto niente, li perdi e sei sotto accusa.
Domenica prossima seconda giornata con il più sentito dei derby per i milanesi, quello con la pallacanestro Varese, antica avversaria di alto livello, ora un po’ in difficoltà. Poi giovedì 12 esordio in Eurolega a Mosca contro i giganti del CSKA.