Durante la sua diretta Instagram di mercoledì, Beppe Sala ha confermato l’idea di una nuova metro, la M6. Ma il progetto non è nuovo
Nei prossimi anni, la città di Milano potrebbe godere di una nuova linea di metropolitana, quella che andrebbe a chiamarsi la M6. Ad annunciarlo è stato proprio il sindaco Beppe Sala che, sul proprio profilo Instagram, ne ha parlato con un tono di voce che lasciava intuire che questo progetto sia qualcosa di già deciso e confermato. “Stiamo mettendo a punto il tracciato”, ha spiegato.
“Sono convinto che vanno portate fuori, oltre i confini cittadini“ ha poi aggiunto in merito alle linee metropolitane, citando Monza e la linea M4. Dopo l’apertura della seconda tratta da San Babila a San Cristoforo prevista per settembre, il programma del Comune è quello di progettare un prolungamento che arrivi a creare altre due fermate, Segrate ed Idroscalo. Proprio l’Idroscalo, infatti, è al centro di un ampio progetto di rivalutazione, da parte del Comune: “È un valore sottovalutato di Milano“, commenta il Sindaco. Ecco però quali sono state le sue parole sulla futura M6 e qual è la realtà su questo progetto, tutt’altro che nuovo.
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Lo studio della M6
Non è la prima volta, però, che si parla di M6. Già quando a Palazzo Marino c’era Letizia Moratti, infatti, si parlava di questa nuova linea che, sebbene oggi la si caratterizzi con il colore rosa, al tempo era già su quei toni e veniva chiamata linea arancione.
Il percorso
Al momento non è trapelato alcun dettaglio in merito al possibile percorso che potrebbe seguire la M6. Si ipotizza, però, che partirà da Milano Sud, collegando alcuni quartieri tra di loro per poi arrivare al centro e concludersi in una delle aree Nord-Ovest ad oggi ancora non coperte dal servizio di metropolitana. Secondo le prime intenzioni le fermate che avrebbe dovuto avere la M6 sarebbero state 37, partendo da Quarto Oggiaro fino a Ponte Lambro e incrociando la M1, la M2, la M3 e forse anche la M5.
Al momento, però, tutti i soldi che il Comune ha a disposizione bastano solo e soltanto per lo studio di fattibilità, durante il quale si stabiliranno le esigenze della città e un percorso che possa soddisfarle al meglio.