Armani netto sulla Milano Fashion Week. La manifestazione dura solo sei giorni: “Impossibile lavorare così”. La richiesta formale.
Giorgio Armani protagonista della Milano Fashion Week, non solo per le sfilate. Lo chiamano “il re” non a caso: riesce sempre a sorprendere, non tanto con quello che propone – ormai è una conferma tra i veterani del settore – quanto per quel che dice: è stato uno dei pochi a battersi per il rispetto delle maestranze durante la crisi pandemica.
La foto mentre aggiusta un suo vestito in vetrina è diventata iconica, così come iconiche – talvolta – sono le sue parole: “Serve maggior consapevolezza della moda”, ha detto. Se il concetto di eleganza fa strano, ancor più struggente è quello legato al lavoro. “Non bisogna dimenticare l’importanza del collettivo”, ha spiegato.
Armani, infatti, ha sempre messo al primo posto l’operatività del proprio settore. Lavorare bene e senza stress. Questo l’imperativo. Fonti di disagio, in tal senso, secondo lo stilista, sono i tempi stretti di lavoro: “L’eleganza non vuole fretta”, ha detto più volte, nel senso che far valere un capo prevede sempre un periodo di studio e sviluppo sul mercato.
C’è bisogno di un periodo di assestamento con promozioni definite. Questo è possibile alla Fashion Week. Vetrina per molti, punto di arrivo per altri, Armani la usa come “catapulta” per le proprie creazioni. Le lancia dall’evento più importante del settore stilistico in Italia. Gli occhi del mondo in quella settimana sono su Milano.
Quest’anno è andata molto bene, ma c’è un problema. La durata. Secondo Armani dura troppo poco: 7 giorni che a conti fatti sono 6. Il primo giorno è sempre di assestamento e rodaggio. Una situazione che va cambiata per migliorare l’industria. Questo pensa “il re” della moda italiana, quindi ha scritto a Carlo Capasa – Presidente della Camera Nazionale della Moda Italiana – per portare la Fashion Week a un livello superiore: farla durare un giorno in più.
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L’uomo ha accolto di buon grado la richiesta, dicendo anche: “Era una cosa già in programma, visto anche l’approccio che altre Fashion Week stanno tenendo”. Quel che si fa in Italia viene riproposto anche in altri Paesi europei. Milano deve tenere il passo, questa potrebbe essere l’occasione per ripartire alla stessa velocità di crociera. Con Giorgio Armani capofila.