Dopo i new jersey pieni d’acqua, a Milano sono arrivati dei nuovi dissuasori della sosta selvaggia. Non ci aveva mai pensato nessuno prima d’ora
Una delle zone più critiche per quanto riguarda il parcheggio selvaggio è quella di via Aselli, lungo il parterre alberato. Qui, molti automobilisti lasciavano l’automobile in sosta anche per ore ed ore, incuranti del fatto che viga un divieto specifico. Dopo il lavoro di cura svolto qualche giorno fa da alcuni volontari, che hanno riqualificato un tratto di marciapiede, oggi sono stati posati i nuovi dissuasori di sosta.
Solo qualche giorno fa, donne e uomini dell’associazione “Sai che puoi?“, che si batte per la mobilità sostenibile e contro la sosta selvaggia delle auto, si sono recati in via Aselli per riqualificare l’area verde, così da restituirla ai cittadini e renderla di nuovo vivibile. Oltre al posizionamento di un nastro per evitare i parcheggi e anche di alcune sdraio, oggi sono arrivati i nuovi dissuasori di sosta: ecco di che cosa si tratta, un’idea innovativa ed ecologica.
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In via Aselli, dopo i lavori di riqualificazione svolti dai volontari di “Sai che puoi?”, sono stati installati dei nuovi dissuasori di sosta. Dopo i new jersey di plastica colmi d’acqua, posizionati e poi rimossi nel giro di pochi giorni, oggi sono spuntati dei veri e propri tronchi, a cui sono stati applicati dei tondini di ferro per evitare che si possano spostare e quindi per fare in modo che svolgano il loro lavoro alla perfezione.
Si tratta semplicemente dei tronchi degli alberi caduti durante i temporali e le alluvioni che hanno colpito Milano negli ultimi mesi e, anche secondo gli attivisti di Città delle persone come Saskia De Riccardiis, è stata una sorpresa che ha stupito tutti i cittadini in positivo. “Sapevamo che c’era questa idea di riutilizzare i tronchi degli alberi caduti, ma non pensavamo che iniziassero proprio da questo spazio. Mobilitarsi serve e questa è la dimostrazione“, ha commentato.
Nel frattempo, i milanesi si stanno mobilitando per una raccolta fondi finalizzata a pagare la multa che i ghisa hanno staccato ai volontari di “Sai che puoi?” durante le attività di riqualificazione dell’area. La multa riguarda l’accusa di deposito temporaneo di pacciamatura su marciapiede e area verde pubblico, finalizzato all’opera di rinaturalizzazione dell’area in questione e di occupazione abusiva di suolo.
“Metti la macchina irregolarmente su un parterre alberato? Dai, non ti preoccupare, non succede niente. Metti pacciamatura drenante e due piantine su un parterre alberato? Mille e cento euro di multa“, hanno commentato i volontari dell’associazione sui social. In totale, però, ad oggi sono stati raccolti 4658 euro e, quelli avanzati dal pagamento della sanzione, verranno usati per acquistare il materiale necessario alla riqualificazione di altre aree della città.