Il Milan è sceso in campo ieri sera ad Atene contro l’AEK, terza squadra della capitale greca dopo le più blasonate Olympiakos e Panathinaikos, in un incontro che l’avrebbe potuto qualificare con due partite di anticipo in caso di vittoria. E’ finita invece a reti inviolate, con un palo colpito da Montolivo nel secondo tempo.
Nel complesso però il Milan ha ribadito i limiti e le incertezze mostrati in questa stagione e non è mai riuscito a prendere il controllo della partita contro un avversario che, nonostante la sua organizzazione e una fisionomia ben definita, rimane di secondo piano. Il problema principale per i rossoneri rimane l’incostanza di rendimento, anche nei singoli uomini, dato che nessuno fino ad oggi è riuscito a rimanere su buoni livelli di rendimento e concentrazione, per chi ci è arrivato tra loro, e non sono tutti. Ieri anche André Silva, spesso mattatore di coppa, non si è visto e nemmeno Cutrone, rapinatore d’area e forza fresca in molto casi, non ha apportato alcun contributo. Rimangono poi le incertezze della difesa e la vulnerabilità psicologica, con la squadra che accusa molto i propri errori o la pressione dell’avversario.
Almeno in chiave qualificazione la serata è stata positiva grazie ad altri, l’Austria Vienna che abbastanza a sorpresa a vinto in trasferta per 4-1 sul campo del Rijeka, favorendo il Milan che rimane primo con 8 punti e favorito per la vittoria del girone D di Europa League.