Per il 16mo sabato, consecutivo, i sostenitori del no green pass e no vax hanno invaso le strade del centro di Milano ignorando le indicazioni del questore Giuseppe Petronzi sull’itinerario da seguire per la manifestazione, non autorizzata, partita da piazza Fontana alle 17:30.
Il bilancio di questo sabato parla di 11 persone denunciate, 115 identificate e un arresto, un uomo che ha cercato di sottrarsi al controllo dei documenti. Tra i manifestanti c’era anche l’ex brigatista Paolo Maurizio Ferrari, già denunciato due settimane fa per manifestazione non autorizzata.
Come spesso accade, i giornalisti non erano ben voluti, prova ne è l’aggressione a due di loro, che stavano documentando l’accaduto per conto di Fanpage, da parte di due fratelli subito accompagnati in Questura per essere identificati.
Le accuse, a vario titolo, sono di manifestazione non preavvisata, interruzione di pubblico servizio, violenza privata, resistenza a pubblico ufficiale, inosservanza dei provvedimenti dell’autorità giudiziaria e vilipendio della Repubblica, delle istituzioni costituzionali e delle forze armate. In questa occasione, però, più della protesta in sé, si intuiva la chiara intenzione di bloccare la città tanto che il corteo si è spezzato in due tronconi.
Il primo, con circa 700 persone, ha seguito il percorso indicato dalla Questura. L’altro, più numeroso e composto da circa 3mila persone, ha vagato lungo le vie della zona Crocetta e Beatrice d’Este tra l’esasperazione degli automobilisti e dei residenti che in diverse occasioni hanno inveito contro i manifestanti dalle finestre.
La manifestazione avrebbe dovuto concludersi alle 21:00 ma un nutrito gruppo di persone è rimasta in strada fino alle 23:00 concentrandosi in uno spazio delimitato dalle Forze dell’Ordine, con Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza in tenuta anti sommossa, in via Anfossi, poco lontano dalla Camera del Lavoro. La situazione di stallo si è protratta per quasi un’ora quando, poco alla volta, i manifestanti hanno iniziato a defluire mostrando i documenti.