Epidemia in Lombardia: si prospetta una nuova zona rossa

La Lombardia rischia di tornare in zona rossa, con il corollario delle relative restrizioni, già dopo il 15 gennaio.

A darne notizia, nel corso di una conferenza stampa, è stato lo stesso Governatore Attilio Fontana, accompagnato per la prima volta dal nuovo assessore regionale alla sanità Letizia Moratti.

Ad avvicinare la Regione a questo triste primato non è solo l’indice Rt che oramai da settimane si attesta ben sopra la soglia di 1 ma anche il tasso di occupazione dei ricoveri in terapia intensiva fissato a livello nazionale al 30% e già arrivato a quota 39% proprio in questi giorni.

Una situazione decisamente preoccupante come sottolineato dallo stesso Fontana: “Io sono sempre stato convinto che si dovessero riaprire le scuole e consentire le lezioni in presenza, ma in questo momento la precauzione e l’evoluzione della pandemia deve indurre a una maggiore cautela”.
Una cautela che si è già  tradotta nella decisione di posticipare la riapertura delle scuole superiori al prossimo 24 gennaio.

Le parole di Fontana sono quindi la reazione al bollettino diramato solo lo scorso venerdì da parte dell’Istituto Superiore di Sanità – ISS – riferito al periodo 28 dicembre 2020 al 3 gennaio. I valori riportati per la Lombardia così come per altre regioni descrivono una situazione di progressivo peggioramento, un dato che dovrebbe essere confermato dai dati del periodo 4-15 gennaio.

I casi di Rt sopra 1 riguardano infatti anche altre regioni come Veneto ed Emilia Romagna mentre la soglia di saturazione delle terapie intensive è già una realtà sempre in Emilia e Veneto oltre che in Friuli Venezia Giulia, Lazio, Piemonte, Bolzano, Trento e Puglia.
Un altro indice che preoccupa sono poi i ricoveri per covid che hanno già raggiunto la soglia del 40% in Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Piemonte, Bolzano, Trento e Veneto.

Dalla combinazione di tutti questi fattori, per la Lombardia è logico aspettarsi un inasprimento delle restrizioni dopo il 15 gennaio quando ci sarà un nuovo decreto del Governo che dovrebbe avere scadenza 31 gennaio.

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