La zona arancione in Lombardia dall’11 al 15 gennaio. DaD fino al 24 per le superiori

La giornata di oggi è caratterizzata dall’attesa per le decisioni che il ministro della Salute Roberto Speranza, in accordo con il Comitato Tecnico scientifico, prenderà in merito alle zone di colorazione – rossa, arancione e gialla – e alle successive restrizioni per la Lombardia così come per le altre regioni.

Stando alle prime informazioni sul report disponibile, sembra certo il passaggio da zona gialla ad arancione, dall’11 al 15 gennaio ultimo giorno del Dpcm in vigore, per la nostra Regione e per Calabria, Emilia Romagna, Sicilia e Veneto

Alla luce della revisione dei valori dell’indice di contagio Rt, infatti, la Lombardia con il suo parametro a 1,27 sarebbe da zona rossa.
Tuttavia, il raffronto degli altri 20 indicatori presi in esame hanno permesso una collocazione restrittiva, certo, ma non fino alle estreme conseguenze.

A livello nazionale l’indice Rt si attesta invece a 1,03 con una crescita che si è mantenuta costante nelle ultime settimane e fotografa il periodo compreso tra il 28 dicembre e il 3 gennaio.

In questo quadro, altre 6 regioni – Liguria, Molise, Sardegna, Sicilia, Umbria, Valle d’Aosta lo superano in valore medio mentre 4 hanno un valore uguale o che lo sfiora e includono Puglia, Lazio, Piemonte e Veneto. Che però mostra anche un tasso di incidenza più elevato della media.

L’unica regione a rischio basso, al momento, è la Toscana.

Uno degli ambiti maggiormente interessati dai nuovi provvedimenti è, di nuovo la scuola, che sarebbe permessa in presenza almeno per il 50% degli studenti in zona arancione se non fosse che, poche ore fa, il governatore Fontana, in condivisione con il Comitato Tecnico Scientifico lombardo, ha deciso di mantenere la didattica a distanza al 100% per le scuole superiori almeno fino al 24 gennaio.

Nelle prossime ore, è attesa la firma della relativa ordinanza.

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