Sono previste mostre all’aperto, come già avvenuto lo scorso anno con la creazione dello Spazio Outdoor, ma anche, di nuovo, al chiuso insieme a una serie di incontri, visite guidate, presentazioni di libri e attività pensate per i bambini.
“Per noi è essenziale essere in presenza, – ha spiegato il direttore Alberto Prina – online facciamo poche attività, vogliamo che le persone vengano qui, che guardino le fotografie e che leggano anche il testo, perché in un’immagine le didascalie sono fondamentali”.
Aggiungendo che sarà “Un’edizione di riflessione: negli ultimi due anni sono accadute molte cose e tutte velocemente, poi il virus ha accelerato ogni processo”.
Il festival porta così a Lodi lo sguardo di oltre 80 fotografi declinate in diversi appuntamenti:
– il World Report Award, un concorso composto da 6 sezioni di cui due sono state vinte dal fotografo italiano Nicolò Filippo Rosso con i progetti “Exodus” sulla marcia di rifugiati e migranti dal Venezuela alla Colombia e dall’America centrale verso Messico e Stati Uniti e “Consumed by Grief” sul ritorno dei corpi di 13 migranti al loro villaggio natio in Guatemala al termine di un viaggio verso il Texas dove non sono mai arrivati;
– la retrospettiva del fotografo statunitense Eugene Richards dedicata alla trasformazione, sociale e paesaggistica, dell’America del delta dell’Arkansas;
– la sezione “Uno sguardo sul Nuovo Mondo” che propone reportage dedicati alla democrazia americana, alla guerra in Siria e all’epidemia di covid in Iran.
Lo spazio esterno sarà utilizzato per ospitare due mostre dedicate alle famiglie: la prima della fotografa americana Ami Vitale dedicata al salvataggio di un gruppo di giraffe su un’isola del lago Baringo in Kenya e l’altra, dell’olandese Jasper Doest, dedicata a due piccioni selvatici diventati amici del fotografo durante il lockdown.
Non mancherà un omaggio a Gino Strada e alla sua Emergency, con la quale il Festival della Fotografia collabora da anni e che per l’occasione riproporrà un reportage di Giulio Piscitelli sugli ospedali di Kabul e Lashkar Gah alla quale sarà abbinata un’iniziativa di raccolta fondi.
Le stanze di Palazzo Modignani ospiteranno quindi i vincitori del concorso Reset del Sistema Festival Fotografia con tre mostre: una foto-inchiesta sul tema delle vaccinazioni contro il covid di Francesco Andreoli; l’epidemia della Xylella in Salento documentata da Jean-Marc Caimi e Valentina Piccini e l’inquinamento prodotto da industrie, discariche e cave nel bresciano di Mattia Marzorati.
Per il programma completo e per l’acquisto del biglietto si rimanda al sito internet del Festival.