La Polizia di Lissone, in collaborazione con i Carabinieri del posto, ha condotto un’operazione che ha portato al sequestro di 9 veicoli, 19 sanzioni comminate per violazione del codice della strada e l’identificazione di 40 persone, in buona parte minorenni.
L’attività investigativa a monte dell’operazione è partita dalle segnalazioni dei residenti di via dell’Artigianato, zona Santa Margherita, che hanno denunciato diversi episodi di motocicli impegnati in acrobazie di vario tipo.
Sulla base di alcuni video postati su Instagram, gli inquirenti hanno dapprima scoperto l’esistenza di vere e proprie gare di moto e poi il tam tam a proposito di un raduno che era stato organizzato per domenica sorsa.Con questi indizi in mano, hanno quindi provveduto a chiudere le strade interessate e a procedere con i controlli.
Tra i 40 ragazzi identificati, una buona parte era del posto ma c’era chi si era spostato appositamente dalla bergamasca per partecipare alla gara.
I mezzi sono stati quindi controllati per verificare la conformità assicurativa e proprio in questa fase sono emerse le irregolarità in violazione del codice stradale sotto forma di presenza di parti non omologate e difetto nel posizionamento della targa per rendere difficoltosa l’identificazione del mezzo stesso. Nei casi più gravi si è deciso per il fermo amministrativo di tre mesi.
A valle di questa operazione il sindaco di Lissone Concettina Monguzzi ha commentato: “Il mio ringraziamento va innanzitutto alla Polizia Locale e ai Carabinieri per il coordinamento dimostrato nella messa in atto di questa azione preventiva. Purtroppo i ragazzi coinvolti non si rendono conto della pericolosità della loro azione e della totale inosservanza verso ciò che prevede il Codice della Strada e l’utilizzo del suolo pubblico. Questa operazione serva di lezione affinché questi raduni cessino di esistere in qualunque Comune, non solo a Lissone”.
“Siamo intervenuti per mettere fine ad azioni che mettono a repentaglio l’incolumità di chi le attua e di chi vi assiste – ha aggiunto Matteo Caimi, Comandante della Polizia Locale di Lissone – Grazie alla professionalità di tutto il mio personale e alla fondamentale collaborazione dei Carabinieri, siamo riusciti nello scopo di dare un segnale ben preciso a chi, violando consapevolmente le regole del Codice della Strada, genera pericolo ed interpreta la strada come se fosse un luogo in cui poter fare ciò che si vuole. I controlli ovviamente continueranno, anche in borghese, per far sì che situazioni simili non si ripetano”.