Da nove anni a questa parte Legambiente realizza un sondaggio che coinvolge comuni e Ats territoriali e che assegna un riconoscimento per la migliore convivenza tra uomo, animali domestici e selvatici che abitano comunque le zone urbane.
Questa specie di censimento, che si traduce nell’invio di un questionario a risposta multipla su diversi fattori come i fondi spesi per la gestione degli animali, il numero dei controlli effettuati, i servizi offerti e i regolamenti stilati, è anche l’occasione per fotografare quali animali sono più diffusi nelle case degli italiani.
Anche la nona edizione ha visto prevalere i cani che in Lombardia sono risultati 1.624.735 a fronte di 188.572 gatti. Per questi ultimi però la situazione reale sfugge a questi numeri dal momento che la loro anagrafe è stata istituita solo nel 2020 con iscrizione obbligatoria solo per i gatti appena nati o adottati.
Tornando alla convivenza uomo animali, la percentuale di comuni lombardi che ha aderito all’iniziativa è stata del 19% rispetto al 13% della media nazionale. Sul fronte delle Ats ha risposto l’87%.
L’ambito premio Animali in città è andato a Modena, seguita da Prato e da Bergamo. Piazzamento al primo posto per Mantova nella categoria dei comuni tra 15 e 100mila abitanti. Tra le Ats ha prevalso quella Montagna di Sondrio, Valtellina e Valcamonica.
Per quanto riguarda la presenza degli amici a 4 zampe si sono registrate alte percentuali “gattofile” – testimoniate dall’anagrafe – a Curno (Bergamo) con un gatto ogni cinque cittadini.
Sempre per rimanere in tema la Ats Città Metropolitana di Milano e Lodi si è rivelata tra le aziende sanitarie più attente nel monitorare le colonie feline con 3.684 unità censite per un totale di 28.343 gatti e 3.684 tra gattare e gattari.
Tra le Ats con l’anagrafe felina più attiva figurano Ats Insubria di Varese e Como e Ats Brianza di Monza e Lecco.