Sono concentrati nei comuni di Osimo, Modena, Molfetta, Termini Imerese e Lesmo, in provincia di Monza-Brianza, che si prende cura dei pazienti del nord ovest, il 16% del totale nazionale.
In queste strutture, nonostante la pandemia, lâattivitĂ non si è mai fermata permettendo cosĂŹ di non disperdere il lavoro fatto e i progressi raggiunti in anni di terapia. UnâattivitĂ che, proprio in questo momento, ha costretto a riorganizzare tempestivamente gli spazi, rimodulare le attivitĂ e le modalitĂ di intervento con un aggravio di 1,2 milioni di euro solo per sanificazioni, DPI e tamponi di screening totalmente a carico della Fondazione.
Ecco perchĂŠ, ora, serve lâaiuto di tutti con il contributo del 5Ă1000 oggetto della campagna #uncontattochevale (il codice fiscale per le donazioni è 80003150424). Allâiniziativa si collega anche uno spot con Renzo Arbore, storico sostenitore della Lega del Filo dâOro e dei suoi progetti.
âCon i fondi del 5Ă1000 â ha spiegato Rossano Bartoli, presidente della Fondazione â la Lega del Filo dâOro potrĂ programmare lâapertura di nuove sedi in Italia e completare i lavori del secondo lotto del nuovo Centro Nazionale, la soluzione alle esigenze dei nostri ragazzi che diventano grandi e la risposta al âdopo di noiâ di tanti genitori. Anche il 2021 ci pone davanti molte sfide, abbiamo ancora tanto da realizzare, ma con un gesto semplice e gratuito tutti potranno contribuire a regalare un futuro ricco di speranza alle persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali di cui ci prendiamo quotidianamente curaâ.
Per questo, una delle risposte allâepidemia è stata la ripresa dei lavori di costruzione del nuovo Centro Nazionale di Osimo, una struttura dâavanguardia per lâassistenza, lâeducazione e la riabilitazione delle persone sordocieche e pluriminorati psicosensoriali. Ultimare questo progetto permetterĂ alla Fondazione Lega del Filo dâOro di garantire maggiori possibilitĂ di diagnosi e riabilitazione, con una conseguente riduzione delle liste dâattesa cosĂŹ come la realizzazione di residenze che accoglieranno gli ospiti a tempo pieno. Un altro passo in avanti nel servizio ai sordociechi è stato poi lâapertura delle due sedi di Pisa e Novara che ha portato la Fondazione a essere presente in 10 regioni dâItalia.
Ora, con la prospettiva dei vaccini somministrati a tutte le persone con disabilitĂ , ai familiari e ai caregiver, sarĂ possibile un ritorno alle attivitĂ a pieno regime sia per la riabilitazione sia per le iniziative di socializzazione.