Milano, invasione delle Keybox: a cosa servono i lucchetti attaccati ovunque

Per tutta Milano sono sparsi centinaia di portachiavi con lucchetto che stanno suscitando parecchie critiche. Ecco qual è il loro significato

Impossibile non notarli, essendo così tanti. Quando si parla di lucchetti e di città, vengono subito in mente quei ponti sui quali le coppie innamorate attaccano un lucchetto come simbolo del loro amore eterno, che mai nessuno potrà sciogliere o dividere. Nell’ultimo periodo, Milano in effetti è stata invasa dai lucchetti ma questa volta hanno tutt’altra natura: non sono affatto il segno dell’amore, a quello degli affitti brevi gestiti da privati.

Cosa sono tutti quei lucchetti che stanno invadendo Milano
Cosa sono tutti quei lucchetti che stanno invadendo Milano: ecco cosa significano (milano.cityrumors.it)

Il problema degli affitti brevi gestiti da privati affligge Milano da un bel po’ e, secondo chi vive questa città quotidianamente, si può quasi parlare di piaga sociale. I lucchetti sono diventati il simbolo di questa problematica: ecco dove sono appesi e a cosa servono.

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Cosa sono le keybox di Milano

Lungo le facciate dei palazzi anche storici e importanti, oppure sui pali della luce e sui cartelli stradali, perfino sulle panchine: pressocché ovunque si possono notare delle piccole scatole dotate di lucchetto, all’interno delle quali ci sono le chiavi d’ingresso degli appartamenti messi in affitto sui portali dedicati. Il problema degli affitti è reale e, parallelamente a una città che costa sempre di più ed è sempre meno a misura d’uomo, c’è la questione di queste keybox che stanno rovinando l’estetica cittadina.

Cosa sono tutti quei lucchetti che stanno invadendo Milano
Cosa sono tutti quei lucchetti che stanno invadendo Milano: ecco cosa significano (milano.cityrumors.it)

Da un lato sono estremamente utili: i proprietari degli appartamenti messi in affitto lasciano all’interno di queste scatoline le chiavi di casa così che i turisti possano effettuare il check-in in totale autonomia. Dall’altro, però, è innegabile dire che a livello estetico rovinino tutto, soprattutto quando sono appese a monumenti o a palazzi storici in modo del tutto arbitrario.

I precedenti delle altre città

In altre città europee come Parigi e in tutte le città francesi, ad esempio, le keybox sono state vietate. A New York, invece, se le si usa nei luoghi pubblici si rischia una multa molto salata. Dello stesso parere anche il Presidente della Commissione Sicurezza e Coesione Sociale e consigliere comunale del PD Michele Albani: Il fenomeno va regolamentato. Nessuno vuole fare una guerra alle piattaforme di affitto a breve termine, ma a chi ne abusa”. A tal proposito, lo scorso anno il consigliere aveva proposto una mozione per rimuovere tutte le jeybox almeno dai luoghi di particolare interesse storico come, ad esempio, piazza Duomo: al momento, però, il problema sembra persistere.

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