Un locale molto famoso nell’hinterland milanese sta facendo parlare molto di sé per un post su Facebook che ha dovuto modificare
L’iniziativa era in buonafede, ma le parole restano e non sono state prese per niente bene. Da tanti sul web che si sono arrabbiati e ne ha dette di tutti i colori. Ma quel che ha fatto The Welligton Pub di Lodi non era certo per offendere ma per far girare un annuncio di lavoro per il locale. Il problema è quel che è stato scritto che non è piaciuto per niente.

E’ un posto molto conosciuto e molto frequentato dai milanesi, il pub di Lodi, tanto che c’è il pienone ogni sera e i titolari del locale “The Wellington Pub”, anche perché le cose vanno bene, hanno deciso di pubblicare un post su Facebook per offrire lavoro. Una cosa pregevole, meno è stato quello che hanno scritto, soprattutto una parola che ha creato il panico.
Un annuncio di lavoro per lo più normale, quello pubblicato martedì pomeriggio 28 ottobre, su Facebook, ma l’aggiunta di una parola ha rovinato ogni cosa e in tanti si sono lamentati, anche perché nell’annuncio di lavoro c’erano alcuni requisiti ai quali bisognava attenersi ma nel post c’era scritto: “Disponibilità lavoro serale/notturno/weekend. No astemi, no fighetti, no sionisti!!!”. Apriti cielo, anche perché il riferimento a Israele non è piaciuto a tantissimi.
Un post virale e offensivo, ma poi è stato cambiato
I commenti sono stati inequivocabili ed è arrivata una vera e propria tempesta nei confronti del locale, tanto che alla fine è diventato virale perché ha fatto il giro del web, considerato che in parecchi hanno ritenuto il contenuto e la parola usato offensiva e inappropriata. Sono arrivati talmente tante risposte contrarie che a quel i gestori del pub sono stati costretti a intervenire pubblicamente di nuovo cambiando il testo e cancellando parte del post.
Molti utenti si sono rammaricati del fatto che erano dispiaciuti soprattutto perché clienti del locale e mai si sarebbero aspettati che venissero usati quei termini, soprattutto in un momento delicato come questo. Ma i gestori del locale hanno voluto chiedere scusa e scritto: “Facciamo un po’ di chiarezza sono stato contattato da un funzionario di un ente contro la discriminazione. Ho tolto il riferimento incriminato”.

I ragazzi proprietari del pub hanno anche voluto spiegare che il messaggio era scherzoso e non voleva offendere nessuno anche perché loro stessi sono “contrari a ogni forma di razzismo“, tentando di dire che la frase sul sionismo era riferita al loro sgomento e preoccupazione per quanto sta accadendo al popolo palestinese. Tutto finito quindi? Non proprio anche perché nonostante le scuse e la chiarezza le critiche sono aumentate.





