L’Italia non ha ancora scelto la città candidata per ospitare la nuova sede del Tribunale Europeo dei Brevetti

Nel mese di settembre è prevista una riunione dei rappresentanti dell’Unione Europea per assegnare una nuova sede al Tribunale Europeo dei Brevetti che lascerà Londra per effetto della Brexit.
Al momento ci sono già le candidature di Parigi e Amsterdam. Sul versante italiano, invece, è tutto fermo nel senso che c’è solo la candidatura ufficiosa proposta oramai due anni fa al Governo da parte di Milano. Voci di Palazzo parlano infatti di un disaccordo tra le due forze di maggioranza con il Partito Democratico che propende per il capoluogo lombardo e il Movimento 5 Stelle che vorrebbe invece candidare Torino.  Da qui il pressing del governatore Attilio Fontana sul Governo per evitare di perdere una seconda opportunità dopo la mancata assegnazione dell’agenzia europea del farmaco (EMA). In un recente post su Facebook Fontana si è così espresso:”Il Governo non favorisce il nord e soprattutto ignora il suo comparto produttivo e dalla forte innovazione. Gli Stati Ue tra soli 18 giorni valuteranno le candidature per l’assegnazione della sede del Tribunale Europeo dei Brevetti, decisione dovuta a causa della Brexit non potrà più vedere Londra come sede”. E ha aggiunto: “Nonostante da oltre due anni Milano abbia palesato in tutti i modi la volontà e la capacità infrastrutturale di accogliere la sede del Tribunale Europeo dei Brevetti, al momento le uniche candidature pervenute sui tavoli europei sono quelle di Parigi e Amsterdam. Sia Palazzo Chigi che la Farnesina ancora non hanno attivato le procedure per la candidatura, questo è grave”.

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