Inter-Milan 2021, il derby degli assembramenti

Ieri si è giocato il derby della Madonnina e gli assembramenti dei tifosi fuori dallo stadio – dacché si gioca a porte chiuse causa covid – hanno fatto il giro dei social e delle principali televisioni.

Giornata di gran lavoro, quindi, per le Forze dell’Ordine schierate in previsione della partita – finita 3 a zero per l’Inter – fin dalle prime ore di domenica.
Per evitare gli assembramenti in vista del derby si è fatto il possibile, nei limiti dell’umano:
– La Questura aveva negato all’Inter un raduno di tifosi in piazza Castello;
– In zona Stadio, due sbarramenti di Polizia locale allontanavano le auto da viale Caprilli e via Tesio le due principali vie di accesso al Meazza;
– La Polizia presidiava il piazzale davanti allo stadio.

Ma, in maniera lenta e inesorabile, si sono formati due muri umani. Uno per tifoseria.
Per non parlare di quando sono arrivati i pullman con le squadre e, in parecchi, hanno pensato bene di seguirli fino all’imbocco del parcheggio sotterraneo del Meazza, come si usava una volta, per la foto con il campione di turno.

Non solo gli ultrà ma anche semplici tifosi che non si potevano certo perdere la “partita dell’anno” per i motivi di cui sopra. E ancora famiglie con bambini.
Il tutto a favore di smartphone, prima con le foto, poi con i video da postare sui social e alla fine nelle riprese delle emittenti che erano lì per la telecronaca.
Mascherine poche, se c’erano erano abbassate e via dicendo.

Gli specialisti della Digos e del Nucleo Informativo di Scientifica e sezione Rilievi di via Fatebenefratelli e via Moscova sono al lavoro per identificare tutte le violazioni commesse ieri. Dai soliti noti, ovvero quelli già schedati, fino ad arrivare a quelli che si aggiungeranno grazie alle riprese delle videocamere in zona.

La violazione delle norme anti covid, che siano assembramenti o aperture fuori dagli orari stabiliti come accaduto per bar e ristoranti, prevedono una multa di 400 euro che sarà recapitata, comunque.

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