Per la morte di Andrea Elifani, il 40enne deceduto lo scorso 2 aprile per un incidente sul ponte di ferro del Naviglio della Martesana, gli indagati sono saliti da tre a quattro.
Si tratta di funzionari e responsabili tecnici che appartengono all’unità ponti del Comune. Così ha stabilito l’evoluzione dell’inchiesta coordinata dal procuratore aggiunto di Milano Tiziana Siciliano e dai pm Isabella Samek Lodovici e Maura Ripamonti.
I rilievi tecnici si sono infatti concentrati sullo stato di ammaloramento della balaustra del ponte che ha ceduto nel momento in cui Elifani, che vi sostava insieme a un amico, si è appoggiato precipitando poi da un’altezza di circa 3 metri. I soccorsi furono inutili e l’uomo morì in ospedale poche ore dopo l’incidente.
Le iscrizioni nel registro degli indagati per omicidio colposo sono state disposte a garanzia per svolgere tutti gli ulteriori accertamenti in primis una perizia affidata all’ingegnere Fabrizio D’Errico, esperto in metallurgia e già consulente tecnico nell’inchiesta sul disastro ferroviario di Pioltello, nel Milanese.