Secondo incidente sul lavoro nel giro di sole 48 ore in Lombardia. A perdere la vita un uomo di 46 anni impegnato in un cantiere a Pagazzano, nella Bassa Bergamasca.
Secondo una prima ricostruzione dei fatti l’operaio è rimasto schiacciato da un carico che sarebbe caduto dall’alto. Era il titolare della ditta che stava realizzando delle villette nella zona. Sul luogo dell’incidente sono quindi intervenute un’ambulanza e un’automedica che hanno solo potuto accertare il decesso sul posto. I Carabinieri di Treviglio e i tecnici dell’Ats sono al lavoro per ricostruire l’esatta dinamica dei fatti.
Solo ieri si era diffusa la notizia di un altro incidente che aveva coinvolto Cristian Martinelli, 49 anni, operaio nello stabilimento Bandera di Busto Arsizio, in provincia di Varese. L’azienda produce lavorazioni in plastica e come ogni mattina, da 30 anni a questa parte, Cristian era al lavoro su un tornio meccanico. Erano circa le 08:30 quando, in attesa dell’uscita di un pezzo, il macchinario, per motivi ancora da chiarire, lo ha travolto schiacciandolo. Inutile il trasporto in elisoccorso all’ospedale di Legnano dove hanno potuto solo constatarne la morte.
A inizio settimana a morire sul posto di lavoro era stata Luana, una ragazza di 22 anni, operaia in un’azienda tessile di Prato.
Si continua a morire sui luoghi di lavoro, dunque, tanto che L’Inail ha stimato, nel solo anno appena iniziato, già 185 vittime, un triste primato che si associa a quello del il 2020 che si è chiuso con un bilancio di oltre 2mila morti.
Un altro risvolto preoccupante di questo fenomeno è anche l’aumento delle denunce per infortunio sul lavoro che a marzo avevano già raggiunto quota 185, con una crescita di 19 unità rispetto allo stesso periodo del 2020.