Nel Tribunale di Brescia s è svolta la prima udienza del processo ai due turisti tedeschi, Patrick Kassen e Christian Teismann, responsabili dell’incidente costato la vita a Umberto Garzarella e Greta Nedrotti.
I fatti risalgono allo scorso 19 giugno, al largo del lago di Garda, quando il motoscafo guidato da Kassen, che quella sera si era messo alla guida ubriaco, ha provocato l’incidente con il suo motoscafo che ha ucciso sul colpo i due fidanzati a bordo di un’altra imbarcazione.
Dopo l’episodio i due turisti avevano fatto rientro in Germania e la Procura aveva emesso un mandato di arresto internazionale sul quale stava per pronunciarsi il Tribunale di Monaco di Baviera quando, nel mese di Luglio, Kassen era rientrato in Italia per costituirsi. Era finito così in cella a Brescia con le accuse di duplice omicidio colposo e omissione di soccorso. In seguito aveva ottenuto la conversione della pena in arresti domiciliari.
Gli accertamenti svolti all’indomani dell’incidente avevano raccolto una serie di elementi sulla responsabilità del tedesco nell’accaduto a cominciare dal suo conclamato stato di ubriachezza confermato da alcune testimonianze e da un filmato in cui lo si vede barcollare e poi finire in acqua. Una simulazione notturna svolta dalla Guardia Costiera aveva poi confermato che il motoscafo viaggiava a una velocità quattro volte superiore rispetto al limite consentito.
Il gip ha aggiornato subito il processo, che si svolge con rito ordinario, al prossimo 16 dicembre e in quell’occasione inizierà ad ascoltare i testimoni.
In aula, questa mattina, erano presenti i genitori delle due vittime e il solo Kassen che avvicinandosi ha detto: “Chiedo scusa, accetto la critica. Certo che ho un’anima. Non dormo da mesi. Eravamo tanto insicuri in quella situazione”
Nei giorni precedenti a questa udienza, l’assicurazione del motoscafo aveva risarcito le famiglie delle vittime che hanno rinunciato a costituirsi parte civile.