Ricerca: inattività fisica e rischio covid

Uno studio condotto negli Stati Uniti dal dottor Robert Sallis del centro medico Kaiser Permanente in California ha accertato che l’inattività fisica può esporre maggiormente al rischio di contagio e complicazioni da covid.

I risultati di questa ricerca sono già stati pubblicati sul British Journal of Sports Medicine. Sono stati presi in esame 48.440 cittadini che si sono ammalati di covid tra gennaio e ottobre 2020 per valutare e mettere in relazione una serie di parametri come la mancanza di esercizio fisico, il ricovero ospedaliero, la gravità dell’infezione e l’eventuale decesso.

Le persone prese in esame avevano un’età media di 47 anni, il 62% erano donne e avevano tutti in comune il fatto di essere sovrappeso. Inoltre, la metà dei pazienti non soffriva di alcuna patologia precedente, il 18% ne aveva solo una e il 32% ne aveva due o più.

Per quanto riguardava il parametro dell’attività o inattività fisica sono stati considerati inattivi quanti facevano meno di 10 minuti di esercizio a settimana e attivi chi ne faceva più di 150 minuti. Tra questi due estremi c’erano poi una serie di categorie intermedie. Quindi il 7% del campione è stato classificato come attivo e il 15% come inattivo.

Ebbene, le persone con inattività fisica hanno dimostrato di avere il doppio delle probabilità di essere ricoverate, avevano 2,5 volte in più il rischio di morire a causa dell’infezione con il 73% di probabilità di passare alla terapia intensiva.

Impostazioni privacy