Il gelato a Milano diventa “inclusivo” e conquista tutti. I nuovi gusti: salato, veg e quello creato dall’AI da non perdere assolutamente. Le gelaterie dove assaporarli, anche fuori città
Che sia coppetta o cono poco cambia. Il gelato, a Milano, conquista tutti, dagli intolleranti ai vegani fino agli amanti delle nuove tecnologie. Arrivano in modo “inclusivo” nelle gelaterie i nuovi gusti da assaggiare e, perché no, portare anche a casa in comode vaschette d’asporto.
E anche se nel capoluogo lombardo il costo medio di una vaschetta da un chilo di gelato è 27,6 euro, e il prezzo sale o scende a seconda del quartiere, il gelato rimane tra le prelibatezze irrinunciabili dei milanesi. Ma quali sono i gusti e le tendenze dell’estate 2024?
Il gelato diventa inclusivo: le 3 gelaterie da non perdere
Stefano Guizzetti, il cuore pulsante di “Ciacco” in via Spadari a Milano è la prima tappa del tour di dolcezza gastronomica da non perdere. Un gelato salubre che ha ingredienti semplici: solo latte per le creme, acqua per i sorbetti, zucchero, proteine e fibre vegetali. Bandita la farina di carrube, pectina, mono e digliceridi, coloranti, conservanti e agenti montanti. Qui è da non perdere il gelato con infusione di foglie di fico e cera d’api. Immancabile l’assaggio del sorbetto all’olio evo (da portare a casa per condire tartare), o Acido, il sorbetto all’aceto invecchiato sei anni di Acetaia San Giacomo, con sommacco e combava.
In via Vitruvio e via Losanna c’è “Terra Gelato”. Qui è stato creato il primo gelato con l’intelligenza artificiale. Al Corriere il fondatore Gianfranco Sampò racconta: “Anche quest’estate i gusti più amati sono i classici, dal cioccolato fondente al pistacchio salato. Creiamo con il maestro gelatiere Massimo Grosso un gelato genuino. Base acqua, con latte vegetale, o latte Fieno dal Sud Tirolo ricco di nutrienti e omega 3, e gusti come la nocciola salata con pesche saltate al prosecco e nocciole sabbiate; malaga con rum Bacardi oro invecchiato 12 anni e uva passa; e il primo gelato creato con l’intelligenza artificiale: cioccolato bianco con salsa ai frutti di bosco balsamica e pepe nero caramellizzato”.
Davanti al bancone di “Artico” nei tre quartieri dove nasce la gelateria a Milano: Isola, Duomo, Città Studi, Solari è difficile scegliere tra i gusti, tutti meravigliosi, ma la ricotta agli agrumi con mandarino e crumble di cacao e il Croccante con zafferano, sono il must have.
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Le gelaterie veg e inclusive “fuori porta”
Diverse e tutte degne di un pi-stop le gelaterie fuori Milano. Da non lasciarsi sfuggire sulle colline dell’Oltrepò Pavese, a Casteggio, “Borelli Lab” la gelateria veg di Nicolò Borelli. Una selezione di gusti senza lattosio e derivati del latte, ideale per intolleranti o vegani.
Il titolare di Borelli Lab al Corriere specifica: “Non solo gusti frutta come compromesso obbligato, bensì una linea completa: banana, cioccolato, pistacchio, mandorla, cocco, biscotto, più light, ma decisamente setosi e dal sapore corposo. Abbiamo messo a punto anche il gelato “no sugar”, a basso indice glicemico: fiordilatte, crema, cioccolato, pistacchio, nocciola, ma senza saccarosio e destrosio. E il cono? Anche questo è senza glutine”.
Nel Bresciano, a Verolanuova sorge la “Gelateria Mille”, dove il patry chef Gabriele Pè insieme alla sua brigata sperimentano gusti “inclusivi”. “Pistacchio, mandorla, ed arachide tostata su legno di faggio, sono veg. Il “Mille pro”, invece, è un cookie rotondo da 100 grammi, a basso contenuto di zuccheri, disponibile con burro d’arachide, cioccolato e nocciola Igp Piemonte, o vaniglia. Il Cioccomille bianco è una golosità assoluta ma senza lattosio e anche lui a basso contenuto di zuccheri. Il fiordilatte variegato al cioccolato bianco per chi ha esigenze alimentari specifiche ma non rinuncia al gusto”.