A Milano la media per un cono gelato piccolo è di 3,5 euro. I rincari dei prezzi negli ultimi 3 anni sono saliti del 30%. Ecco perché secondo il Centro di formazione e ricerca sui consumi (Crc)
Gelato: iconografia dell’estate, del fresco e di un momento di puro piacere per le papille gustative di grandi e piccini. Sì ma a Milano l’aumento vertiginoso dei prezzi dei cono gelato dimezza un po’ la voglia di dolcezza. E anzi rimane in bocca un retrogusto amaro se si pensa che la media per un cono piccolo è di 3,5 euro.
Negli ultimi tre anni, secondo il Crc – Centro di informazione e ricerca sui consumi – c’è stato un aumento del 30%. L’aumento sarebbe dipeso dal rincaro delle materie prime. Infatti, ai milanesi non sfuggono gli scontrini pesanti e, listini alla mano, per un cono da due gusti a Milano si spendono quasi 4 euro.
Aumentano i prezzi dei gelati a Milano
Seppur negli ultimi tre anni è palese un rincaro nei listini prezzo delle gelaterie milanesi, le richieste per i cono gelato non calano. Anzi, secondo l’Osservatorio Sigep (Salone internazionale del dolciario artigianale), il consumo di gelato a Milano ma anche in Italia aumenterà del 6% e addirittura del 12% nelle città d’arte.
Il mercato del gelato dunque è in crescita, tanto che oggi, secondo i dati della Camera di Commercio al primo trimestre 2024, le gelaterie a Milano sono 375, ovvero 3% in più dell’anno scorso e il 18,7% in più di 10 anni fa. Ma dietro l’avanzamento del settore e l’incremento del prezzo del cono si nascondono sforzi impressionanti per assorbire gli aumenti delle varie voci di spesa.
Così, sia in pieno centro a Milano come in periferia, è difficile scende sotto i 3 euro, ma è altrettanto facile salire a 3,5 in una gelateria a pochi metri dal Duomo e in zona De Angeli, o addirittura 4 euro da Crema e fino ai 4,4 euro per un cono piccolo da Amorino in Galleria. Intervistato da La Repubblica, il gelataio Elio Bigoni, 33 anni di esperienza dietro il bancone della Gelateria da Elio in piazza Piola: “Il costo di un gelato piccolo non può salire troppo, ma le spese crescono. Per farlo si sta attenti alle quantità. Si cerca di risparmiare su tutto, per continuare a lavorare bisogna puntare sulla qualità del prodotto”.
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Colpa delle materie prime
La colpa dell’aumento dei prezzi, secondo i gelatai milanesi, è da ricercare nelle materie prime. Per esempio, secondo un’indagine di Unioncamere e Bmti, il latte spot a giugno è aumentato di 0,56 euro al litro, (5% in più rispetto al 2023). Il titolare della gelateria milanese LatteNeve in via Vigevano, Carlo Lanzoni, sempre a la Repubblica, ha raccontato: “Negli ultimi due anni l’aumento è stato del 25% (per il latte ndr), mentre gli zuccheri hanno toccato punte del 60% con la guerra in Ucraina e non sono ancora tornati ai livelli precedenti. Senza considerare gli altri rincari come il cacao che è salito del 60% per problemi nelle piantagioni, ma sono aumentati anche nocciole e pistacchi“. Nella sua gelateria un cono piccolo costa 3,20 euro.
I gusti preferiti dei milanesi
Seppur non mancano mai le novità in fatto di gusti come il “Croccante Zafferano Leprotto” che in una settimana e mezza ha fatto vendere oltre 2 milioni di coni, i milanesi così come i turisti optano per i gusti tradizionali.
Il gusto di gelato maggiormente richiesto è il pistacchio, seguito da caramello salato, stracciatella, nocciola e cioccolato e, nei giorni più afosi come questi in arrivo, i gusti alla frutta non mancano di certo.