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Giovanni Storti attacca la cittadinanza: “Non c’è rispetto per la natura, lavatevi con parsimonia!”

Giovanni Storti, attore comico del trio Aldo, Giovanni e Giacomo, attacca i cittadini di Milano e non solo: l’appello al Corriere della Sera.

Giovanni Storti non ci sta. La natura si sta ribellando. Questo pensa e fa capire a gran voce il comico ambientalista più famoso del cinema e della televisione italiana. Storti ha sempre fatto ridere con Aldo e Giovanni, ma resta un attimo da solo quando bisogna prendere in mano la situazione.

Giovanni Storti (milano.cityrumors.it / ansafoto)

L’interprete è sempre stato attento alle politiche ambientali: avanti nel riciclo e nella coltivazione di piante, ma anche rispetto alla transizione energetica ha dimostrato di capirne più di molti. Infatti i social sono un mezzo per veicolare la propria cultura e Storti, nella fattispecie, li usa per mostrare le proprie capacità.

Giovanni Storti, basta privilegi: “Farsi la doccia tutti giorni è un vizio deleterio”

Parla di piante, di natura e di possibilità per rendere questa Terra migliore. Prima che sua troppo tardi. Secondo l’interprete essere consapevoli è giusto e necessario, però, poi bisogna agire. Aspetto che l’attore vede latitare in moltissimi. Non è un attacco ai giovani, ma un’intemerata collettiva. I problemi ci sono e la noncuranza, ascoltando il comico che si racconta al Corriere della Sera, è un’abitudine ormai diffusa: “C’è troppa agiatezza. Ormai siamo abituati ad avere tutto e subito. Farsi la doccia tutti i giorni è un lusso. Esattamente come avere tutte le magliette che si vuole e cambiarle 100 volte al giorno. Non c’è rispetto per la natura”.

Il comico contro la tendenza allo spreco (milano.cityrumors.it / ansafoto)

Storti va dritto al punto: non è più possibile far finta di nulla. Essere pronti a ridimensionare le nostre abitudini potrebbe essere un punto di partenza per combattere l’inquinamento e prevenire, per quanto possibile, il cambiamento climatico. Non vuol dire che facendo meno docce si risolvono i problemi: secondo Storti, però, è un punto di partenza e vorrebbe che sia condiviso.

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Abbattere gli sprechi evita ripercussioni a qualsiasi livello riducendo notevolmente l’impatto sull’ambiente. Un concetto chiaro, ma ancora in grado di dividere. Il dibattito resta aperto, ma Storti non fa sconti a nessuno. Anche perchè è troppo tardi per far finta di nulla ed essere magnanimi. Serve una “terapia d’urto” a partire dalle abitudini più elementari, che non sono affatto scontate. Anzi, è proprio la certezza di potersele permettere che dovrebbe alimentare riflessioni anziché prese di posizione e diffidenza.