Caso Genovese: chiesto il rito abbreviato

La Procura di Milano, con l’aggiunto Letizia Mannella e i pm Rosaria Stagnaro e Paolo Filippini, ha chiesto il rito abbreviato in merito alle accuse di stupro a carico di Alberto Genovese.

L’ex mago delle start up si trova in carcere a San Vittore dallo scorso ottobre con le accuse di violenza sessuale e cessione di droga a una 18enne nel corso di una festa che si era tenuta nella sua abitazione ribattezzata “Terrazza sentimento”.

Nel mese di febbraio di quest’anno gli era stata notificata una seconda ordinanza di custodia cautelare in carcere per un’altra violenza sessuale, avvenuta con le stesse modalità di quella di Milano, ai danni di una 23 enne a Ibiza. Per quella vicenda è indagata, ma non destinataria di custodia cautelare, anche la sua fidanzata Sarah Borruso che era presente durante i fatti.

Su Genovese era poi partita un’ulteriore indagine per l’ipotesi di evasione fiscale di 4,3 milioni di euro che erano stati quindi sequestrati. Per questo filone di indagine il gip Tommaso Perna ha disposto il dissequestro della somma. Perna dovrà dunque decidere o meno per il rito abbreviato e per l’istanza di scarcerazione presentata dai legali di Genovese.

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