Massimo Galli indagato in un’inchiesta sui concorsi universitari

La Procura di Milano, nell’ambito di un’inchiesta denominata “Laurus” per l’assunzione di docenti, assistenti e dirigenti ospedalieri, ha iscritto nel registro degli indagati 33 persone tra le quali spicca il nome di Massimo Galli, direttore del reparto di Malattie infettive dell’ospedale Sacco e volto noto al grande pubblico per i suoi interventi televisivi durante la pandemia.

Le accuse ipotizzate contemplano l’associazione per delinquere, la corruzione e l’abuso di ufficio e interessano docenti degli atenei di Torino, Roma, Palermo, Pavia oltre che del capoluogo lombardo.
Nel caso di Galli, ci sono almeno due episodi all’attenzione degli inquirenti. Il primo risale a un concorso del 2019 per un incarico di professore di ruolo all’Università Statale, ateneo del quale lo stesso medico è docente.

Per questo motivo, tra gli indagati figurano anche il candidato vincitore Agostino Riva, la segretaria di Galli e gli altri due componenti della commissione giudicatrice di cui faceva parte, il professore dell’Università La Sapienza di Roma Claudio Maria Mastroianni e la professoressa dell’Università di Palermo Claudia Colomba.
In pratica gli viene contestato che l’assegnazione dei punteggi ai candidati non sia il risultato della valutazione obiettiva dei curricula.

Secondo quanto si legge nel provvedimento, infatti, le persone coinvolte “hanno inquinato sistematicamente la regolarità delle procedure di selezione sostituendo logiche clientelari al metodo meritocratico e al principio di imparzialità”. Un secondo episodio contestato riguarderebbe un concorso simile risalente al mese di aprile del 2020.

La Procura ha quindi eseguito quattro richieste di consegne di atti e documenti con eventuale perquisizione in caso di mancata consegna, nove richieste di consegna di atti e documenti, nove decreti di esibizione di documentazione in originale, comprensivi del contenuto delle caselle di posta elettronica, sia personali sia di ateneo.
Per la stessa inchiesta a Roma risulta indagato Massimo Andreoni, ordinario alla Sapienza di Roma, direttore scientifico della Società italiana di malattie infettive e primario al Policlinico Tor Vergata.

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