Sono stati selezionati i sette progetti ammessi al finanziamento del bando ‘Street Actions’ che saranno finanziati grazie al progetto europeo Food Wave e animeranno alcuni quartieri periferici della città da giugno a ottobre.
I progetti sono il risultato della creatività di quattro associazioni giovanili e tre gruppi informali composti da studenti e giovani attivi nell’ambito della lotta al cambiamento climatico che vogliono sensibilizzare i cittadini sul rapporto tra cibo e impatto climatico.
I progetti selezionati sono:
‘Ecosofie Urbane – ecologia civica, agricoltura partecipata’: nata da un gruppo di studenti di Brera, vuole creare una vera e propria comunità di supporto all’agricoltura attraverso incontri e performance artistiche;
‘Chiaravalle pane e paesaggio’: ha scelto il pane come simbolo delle azioni che si svolgeranno attorno all’Abbazia. Nella proposta di questo gruppo di ragazzi, ci saranno anche una panificazione collettiva e la possibilità di adottare una zolla di terra per mietere il proprio grano;
Milano City Forest Community: porterà alla piantumazione di un’agroforesta in un’area di via Vaiano Valle – zona sud della città – dopo una festa di via nel quartiere Corvetto. Si tratterà di alberi produttivi in grado di rigenerare il terreno;
City Pixel by Open City Art: nel quartiere Bovisa otto attività commerciali diventeranno tele per artisti emergenti che lavoreranno, dal vivo, per opere sul tema della sostenibilità alimentare e ambientale;
Corvetto acque mobili: il progetto vuole realizzare uno specchio d’acqua al centro di piazzale Ferrara sfruttando l’acqua di scarto della fontanella pubblicae si propone di sensibilizzare sull’importanza delle risorse territoriali esistenti;
Ripensare il Clima: Arte e Comunicazione: a partire da un workshop per giovani sui legami tra clima, riscaldamento globale e arte ci sarà un evento d’arte aperto al pubblico per poi arrivare alla creazione di un’opera sui temi di clima e cibo aperto a persone di tutte le età;
Plant Raised R-evolution: feed your future:si propone di trasformare tre piazze in spazi dedicati all’orticoltura urbana, allo show cooking di cucina vegetale, ai seminari sulle connessioni tra alimentazione e impatto climatico e all’interazione sociale.