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Fontana sul passaggio in zona bianca, situazione dei contagi e campagna vaccinale

Nel corso di una recente intervista televisiva il governatore Attilio Fontana è intervenuto su diversi temi legati alla gestione della pandemia in regione.

Il primo sul quale si è soffermato è il passaggio alla zona bianca che, se i numeri attuali saranno confermati, dovrebbe avvenire da lunedì 14 giugno: “Noi abbiamo un tasso di incidenza che è 31 su 100mila – ha quindi evidenziato – una riduzione dei posti occupati in rianimazione e negli ospedali, sono tutti dati che confermano che in questo momento saremmo in zona bianca. Proseguiamo in questa direzione e saremo in zona bianca”.

A questo scenario si affianca il progredire spedito della campagna vaccinale con l’apertura, lo scorso 2 giugno, all’ultima fascia di età 12 – 29 anni. Su questo fronte Fontana ha ipotizzato che per la fine di luglio tutti i cittadini lombardi avranno ricevuto almeno la prima dose.

Strettamente legata al tema della campagna vaccinale si sta facendo strada, non solo in Lombardia, l’ipotesi di somministrare il richiamo nei luoghi di vacanza a condizione che la permanenza sia superiore a una settimana. A fronte di accordi già raggiunti tra Liguria e Piemonte al quale però manca il via libera del generale Figliuolo, la Regione non ha ancora preso posizione sul tema rimanendo però possibilista sul da farsi. Nell’ottica di prevenire il disagio di dover interrompere la vacanza e rientrare nella regione di origine, a oggi è possibile modificare la data del richiamo se si effettua la prenotazione telefonica. Fontana ha quindi precisato che dalla fine di giugno questa operazione si potrà fare anche online.

A fronte di tutto questo è notizia di oggi la dimissione dell’ultimo paziente curato nell’ospedale all’interno di Fiera Milano. A proposito della destinazione di questa struttura Fontana ha spiegato: “Sta finendo di dimettere gli ultimi pazienti guariti, non lo chiuderemo ma lo metteremo in stand-by, come era la sua funzione originaria”.
“Non sarà più operativo dal weekend – ha aggiunto – ma lo terremo efficiente, pronto a qualunque evenienza. Doveva essere una garanzia, un polmone in caso di necessità, senza ingolfare le rianimazioni degli ospedali”.