Sono stati fermati dai funzionari dell’Agenzia delle Dogane e i finanziari all’aeroporto di Malpensa con un carico di granchi vivi cinesi senza certificazione nascosti nei bagagli. Fermati alcuni passeggeri provenienti dalla Cina
Tantissimi granchi ammassati nelle valigie. Tutti vivi dopo un viaggio di oltre 10 ore partito dalla Cina e diretto a Milano Malpensa. Ed è proprio all’arrivo in aeroporto che i funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e i finanzierI in servizio all’aeroporto di Malpensa, durante i controlli si sono imbattuti in diverse specie ittiche “aliene” – ovvero trasferite dal loro habitat naturale – tra cui il granchio cinese altamente invasivo.
Oltre 150 chilogrammi di granchi nascosti nelle valigie di alcuni passeggeri. Il sospetto che alcuni passeggeri in arrivo dalla Cina non trasportassero solo lo stretto indispensabile per una vacanza in Italia è sorto nel momento in cui sono giunti ai controlli con una mole di bagagli fuori dal comune.
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150 kg di granchi senza certificazione
Nel momento in cui gli addetti ai controlli hanno aperto le valigie dei passeggeri si sono trovati davanti quintali di pesci e crostacei stoccati in borse frigo. Tutte le specie ittiche erano sprovviste di certificazione sanitaria.
Dagli accertamenti si è escluso, in prima istanza, che si trattassero di specie tutelate dalla convenzione Cites, ossia la convenzione sul commercio internazionale delle specie minacciate di estinzione, che ha come scopo fondamentale quello di garantire che, ove sia consentito, lo sfruttamento commerciale internazionale di una specie di fauna o flora selvatiche sia sostenibile per la specie e compatibile con il ruolo ecologico che la specie riveste nel suo habitat.
I granchi scoperti dai finanzieri e doganieri all’aeroporto di Malpensa sono stati sottoposti a sequestro finalizzato alla confisca. Mentre ai passeggeri è scattato il pagamento di una sanzione che parte da un minimo mille euro fino a un massimo di 50mila euro.